Tiziano Renzi e Laura Bovoli, i genitori di Matteo Renzi, e la sorella Matilde vanno a processo per reati fiscali relativi alla conduzione della società di famiglia Eventi 6 srl. Lo ha stabilito il giudice Federico Zampaoli al termine dell’udienza preliminare. La procura ha ribadito le accuse di dichiarazione fraudolenta con uso di fatture per operazioni parzialmente inesistenti e dichiarazione infedele dei redditi percepiti. La prima udienza davanti al tribunale di Firenze si svolgerà nel marzo del 2022.
I genitori e la sorella di Renzi rinviati a giudizio per false fatture
Tiziano Renzi va a processo come amministratore di fatto della Eventi 6, società di servizi con sede a Rignano sull’Arno (Firenze). La moglie Laura Bovoli invece come legale rappresentante della srl. Anche Matilde Renzi va a giudizio come legale rappresentante, ma solo per il periodo 2018. Secondo indagini della GdF Eventi 6 avrebbe documentato false passività per 5,5 mln di euro evadendo imposte per 1,2 mln di euro.
Tali operazioni illecite, secondo l’accusa, sarebbero scaturite dai rapporti dei coniugi Renzi con la cooperativa Marmodiv, una impresa di servizi pubblicitari poi fallita con rapporti con la Eventi 6. Sulla Marmodiv è in corso un procedimento penale parallelo di cui sarà celebrato un processo con 18 imputati, tra cui Tiziano Renzi e Laura Bovoli, che inizia l’1 giugno. Questo filone potrebbe riunirsi al processo principale, in cui Tiziano Renzi e la moglie sono accusati di bancarotta, che comincerà il primo giugno. A farne richiesta sono gli stessi difensori, tra cui l’avvocato Lorenzo Pellegrini.
E’ il secondo rinvio a giudizio per i coniugi Renzi.
Il 10 marzo scorso I genitori del leader di Italia Viva erano stati già rinviati a giudizio, sempre dal Tribunale di Firenze e insieme ad altri 14 imputati, nell’ambito dell’inchiesta riguardante il fallimento delle cooperative “Delivery Service Italia”, “Europe Service” e “Marmodiv” (leggi l’articolo). In questo caso, i reati ipotizzati a vario titolo sono quelli di bancarotta fraudolenta ed emissione di fatture false. Si tratta dell’inchiesta che due anni fa portò agli arresti domiciliari i genitori dell’ex premier (leggi l’articolo). Il processo comincerà il primo giugno a Firenze.
Secondo le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza e coordinate dal procuratore aggiunto Luca Turco, Tiziano Renzi e sua moglie sarebbero stati amministratori di fatto delle tre cooperative finite al centro degli accertamenti dopo essere fallite, tramite persone di fiducia o comunque condizionando le decisioni prese all’interno delle stesse società.
Il gup del Tribunale del capoluogo toscano ha disposto il processo per altri 14 imputati (inizialmente erano 18 in tutto), tra legali rappresentanti delle cooperative, componenti dei consigli di amministrazione e imprenditori. Ha patteggiato una pena a 6 mesi di reclusione l’imprenditore ligure, Mariano Massone, accusato di bancarotta fraudolenta. Nel febbraio del 2019 erano finito anche lui ai domiciliari. Estinte le accuse a carico di un altro imputato, deceduto nel corso dell’udienza preliminare.
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