di Nicoletta Appignani
Forse è stato tutto un equivoco. Eppure, per un pomeriggio intero Roma ha seguito con il fiato sospeso la gigantesca caccia all’uomo per ritrovare i due gemellini romeni scomparsi insieme a un connazionale di 30 anni, all’ora di pranzo nel quartiere San Basilio. All’inizio si trattava soltanto di un timore ma con il passare delle ore, la paura è diventata una certezza: Alexander e Sebastian, sei anni, erano stati portati via. Secondo una testimone, infatti, i bambini si erano allontanati con Costantino, un “tipo strano” secondo i fedeli, ma che non aveva mai dato problemi. Da qui è partita la caccia all’uomo.
L’allarme
A portarli via, una persona che frequenta la mensa della piccola chiesa ortodossa delle Palme, della quale il padre dei bimbi è il diacono.
L’allarme è scattato nelle prime del pomeriggio. I genitori dei due gemelli avevano partecipato a una funzione religiosa nel quartiere di San Basilio, ed avevano lasciato i piccoli fuori a giocare. “Eravamo al rinfresco durante una festicciola e abbiamo lasciato i bambini a giocare con dei loro coetanei – ha spiegato il padre – dopo dieci minuti ci siamo affacciati per andare a prenderli ma loro non c’erano più”. Ma c’è dell’altro. Secondo quanto riferito dall’uomo infatti, Costantino si sarebbe avvicinato a lui, chiedendogli di poter portare i due bambini con sé, forse al mare. Il padre non ha dato il permesso ma dopo poco del conoscente e dei due gemellini non c’era traccia. Le ricerche dei carabinieri sono scattate immediatamente, in tutta Roma, con diverse pattuglie, unità cinofile ed elicotteri che nel pomeriggio hanno sorvolato la Capitale. È stata anche diffusa una prima descrizione dei due bimbi, seguita poi dalle fotografie: capelli biondi e corti, al momento della sparizione indossavano calzoncini corti e camicia, di cui una bianca e una rosa. Un primo tentativo per rintracciarli è stato effettuato anche a Zagarolo, dove vive la famiglia, nella speranza che i due bimbi fossero riusciti ad avvicinarsi a casa. Ma anche lì dei piccoli non c’era traccia.
Le testimonianze
L’uomo si sarebbe allontanato a piedi con i bambini. I fedeli presenti, infatti, non hanno visto macchine avvicinarsi al piazzale della chiesa. Impossibile contattare il trentenne: i militari hanno poi trovato il telefonino nella sua abitazione, in zona Cornelia. I carabinieri hanno controllato anche le telecamere della vicina metropolitana Ponte Mammolo, così come gli autisti dell’autobus della zona hanno dato vita a un tam tam per rintracciare l’uomo e i bambini.
Un’altra sparizione
“Li ha presi e non ha detto niente a nessuno – dice Rita M., una signora romena che abita non lontano dalla chiesa ortodossa. – Lui aveva pure in custodia altri due bambini romeni di una signora che abita a Frosinone e doveva riportarli domani mattina”. Un dato, questo, che emerso anche dalla denuncia presentata dal padre dei due gemelli scomparsi. Secondo quanto afferma l’uomo, infatti, poco prima della sparizione dei figli, nella zona antistante la chiesa, erano presenti anche altri due bambini, che stavano giocando con i gemellini. Anche di questi due, affidati a Costantino da alcuni parenti, si era persa traccia. Le indagini avviate in Procura sono state affidate all’aggiunto Pier Filippo Laviani. In serata un sospiro di sollievo: Costantino aveva davvero portato i quattro bambini al mare, a Ladispoli, dove i carabinieri li hanno ritrovati. Ora l’uomo dovrà spiegare che cosa sia accaduto realmente.