Gelati ritirati dai supermercati per ossido di etilene: quali sono i marchi e i lotti interessati dal richiamo dal mercato?
Gelati ritirati dai supermercati per ossido di etilene: l’allarme
In alcuni lotti di gelati confezionati è stata riscontrata la presenza di livelli di “ossido di etilene superiore ai limiti di legge”. Le prime segnalazioni sono state inviate agli organi competenti da parte di catene di supermercati che vendono i prodotti contaminati come Decò, Unes, Coop.
In seguito alla diffusione dell’allerta alimentare, è stato comunicato che il marchio Mars Incorporated ha dovuto procedere al ritiro di specifici lotti di gelati M&M’s, Twix, Mars e Bounty. Le verifiche condotte hanno confermato la presenza di una quantità di ossido di etilene superiore ai limiti consentiti.
L’ossido di etilene è una sostanza particolarmente potente capace di uccidere funghi e batteri. La sostanza, tuttavia, è stata recentemente classificata come cancerogena e tossica dall’International Agency for Research on Cancer. L’agenzia, infatti, ha rivelato che l’ossido di etilene aumenterebbe l’incidenza e l’insorgenza di malattie come linfomi e leucemie.
Quali sono i lotti soggetti a richiamo dal mercato?
Per quanto riguarda i gelati ritirati dai supermercati per ossido di etilene, Mars Italia ha comunicato che i lotti soggetti a richiamo dal mercato italiano risultano essere i seguenti:
- Twix Ice Bar, in confezioni singole da 40 grammi, con il termine minimo di conservazione (Tmc) 31/07/2022 (EAN 5000159484657);
- Twix Ice Bar, in confezioni da 6 pezzi da 34,2 grammi ciascuno, con i Tmc 31/04/2022 e 31/07/2022 (EAN 5000159484695);
- Bounty Ice Bar, in confezioni da 6 pezzi da 39,1 grammi ciascuno, con il Tmc 31/05/2022 (EAN 5000159483063);
- M&M’s Choco Ice Bar, in confezioni da 4 pezzi da 63 grammi ciascuno, con il Tmc 31/05/2022 (EAN 5000159500678).
Inoltre, il brand ha sollecitato i consumatori che avessero acquistato uno o più lotti contaminati a riconsegnare il prodotto presso il punto vendita in cui è avvenuto l’acquisto e a non consumare l’alimento.