Eni ha comunicato stamattina che a fronte di una richiesta giornaliera di gas dalla Russia pari a circa 63 milioni di metri cubi, Gazprom ha comunicato che fornirà solo il 50% di quanto richiesto (con quantità effettive consegnate pressoché invariate rispetto ieri). Ieri a fronte delle richieste effettuate dal gruppo italiano Gazprom aveva comunicato che avrebbe consegnato solo il 65% delle forniture.
Da Gazprom la metà delle forniture di gas richieste dall’Italia, pari a circa 63 milioni di metri cubi
Balza il gas naturale sulla piazza di Amsterdam dopo il taglio deciso da Gazprom alle richieste occidentali di forniture, con flussi dimezzati per l’Italia. I contratti futures sul mese di luglio segnano un rialzo del 7,75% a 134 euro al MWh. Tensioni anche a Londra, dove per singola unità termica (Mbtu) vengono chiesti 254,67 penny, ossia il 9,01% in più rispetto a ieri.
L’operatore di gasdotti francese GRTgaz, principale fornitore del gruppo Engie, ha comunicato che i flussi di Gas russo verso la Francia dalla Germania sono stati interrotti dal 15 giugno. “GRTgaz – riferisce l’operatore francese in una nota – rimane vigile per il prossimo inverno e invita gli spedizionieri a continuare a riempire il più possibile i loro impianti di stoccaggio nazionali”.
“Dal 15 giugno, GRTgaz ha notato un’interruzione del flusso fisico tra Francia e Germania. Questo flusso è stato circa 60 GWh/giorno (gigawattora al giorno) all’inizio del 2022, che è solo il 10% della capacità del punto d’interconnessione”, ha proseguito l’operatore francese.
GRTgaz ha ribadito che per l’estate non vede rischi per l’approvvigionamento di Gas per la Francia, perché i flussi in entrata più bassi dalla Germania sono compensati dalle maggiori importazioni dalla Spagna e dall’aumento delle capacità nei terminal del metano. Le scorte di Gas strategiche della Francia al momento sono piene del 56%, ha aggiunto il gestore della rete, affermando che questo valore è superiore al 50% del normale in questo periodo dell’anno.