Bisogna tenere conto delle vittime civili a Gaza e sottolineare che Hamas “non rappresenta il popolo palestinese”. Le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sono chiare e in parte diverse da quelle pronunciate dal governo italiano e dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sul conflitto tra Israele e Hamas.
Secondo il capo dello Stato “le azioni militari devono tenere conto delle vittime civili, ma non si può mettere sullo stesso piano la deliberata azione di Hamas di colpire civili inermi”. Mattarella è a Tashkent per i colloqui con il presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev e non nega la sua “grande preoccupazione per la situazione umanitaria della popolazione, anche per il mancato rispetto dei diritti umani e in particolare della condizione delle donne”.
Le parole di Mattarella sul conflitto in Medio Oriente
Il presidente della Repubblica sostiene che sia necessario ribadire, “nell’interesse dei palestinesi, che Hamas non rappresenta il popolo palestinese”. Mattarella spiega: “Quello che ha fatto Hamas il 7 ottobre sgozzando bambini, violentando le donne, prendendo ostaggi bambini e anziani, firmando le scene di violenza è un insulto all’unanimità”.
Parlando della situazione in Medio Oriente, Mattarella si dice convinto “che l’unica soluzione che porti alla stabilità e alla pace sia quella di due popoli e due Stati”.
Crosetto: Israele sopravvive se fa paura
Sul conflitto si esprime anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ospite di Radio 24. In particolare Crosetto parla di Israele, definendolo uno “Stato circondato da nemici”. Per questa ragione, per il ministro, “se fa paura sopravvive altrimenti muore”.
Crosetto evidenzia che Israele “ha dovuto reagire ma la comunità internazionale fin dal primo giorno ha chiesto che la reazione non deve portarti a passare dalla ragione al torto, alle vittime civili che non c’entrano nulla”.