Gaza, funzionari del dipartimento di Stato degli Usa in rivolta per le troppe morti civili: chiesto lo stop all’invio di armi a Israele

Gaza, funzionari del dipartimento di Stato degli Usa in rivolta per le troppe morti civili: chiesto lo stop all'invio di armi a Israele

Gaza, funzionari del dipartimento di Stato degli Usa in rivolta per le troppe morti civili: chiesto lo stop all’invio di armi a Israele

Dopo oltre un anno di guerra in Medio Oriente e davanti alle infinite morti civili causate dai raid dell’esercito israeliano, molti funzionari del dipartimento di Stato degli Stati Uniti hanno chiesto al segretario Antony Blinken di sospendere le forniture militari a Benjamin Netanyahu alla luce del suo fallimento nel soddisfare le richieste americane di far entrare più aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.

A darne notizia è il portale Axios, sottolineando che altri funzionari hanno chiesto di continuare a fare pressione sugli israeliani sulla questione piuttosto che sospendere le vendite di armi. Blinken alla fine avrebbe ascoltato quest’ultimi, aggiunge Axios. Otto organizzazioni internazionali per i diritti umani hanno affermato in un rapporto che Israele non è riuscito a soddisfare le richieste degli Stati Uniti di risolvere la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza entro la scadenza stabilita, osservando che 15 delle 19 misure proposte non sono state implementate e quattro lo sono state solo parzialmente.

Gaza, funzionari del dipartimento di Stato degli Usa in rivolta per le troppe morti civili: chiesto lo stop all’invio di armi a Israele

A metà ottobre, Blinken e il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin hanno inviato una lettera a Israele chiedendo di misure urgenti per migliorare la terribile situazione umanitaria a Gaza entro 30 giorni, minacciando conseguenze relative alle consegne di armi degli Stati Uniti. Israele è stato ripetutamente accusato di ostacolare le forniture umanitarie alla Striscia di Gaza e di imporre rigide restrizioni al trasporto di beni umanitari.

Le autorità dello Stato ebraico hanno negato tali affermazioni, pubblicando resoconti secondo cui più di 900.000 tonnellate di aiuti umanitari sono entrate nell’enclave palestinese in meno di un anno.