Dalla Redazione
Una domenica di sangue nella Striscia di Gaza. Almeno 87 palestinesi sono morti oggi 62 dei quali a Sajaya, il sobborgo di Gaza City pesantemente colpito dai raid israeliani. Secondo fonti palestinesi dall’inizio dell’operazione le vittime sarebbero state 425, di cui 112 minori, 41 donne e 25 anziani.
ll segretario di Stato, John Kerry, punta il dito contro Hamas, accusata di usare i civili come scudo e di rifiutare ostinatamente un cessate il fuoco. “Stiamo lavorando a un cessate il fuoco in Medio oriente” ha detto, sottolineando che l’amministrazione ha contatti continui con Israele e che Kerry ha sentito il segretario generale dell’Onu, Ban Ki Moon.
Il segretario generale della Lega Araba, Nabil el-Araby, ha dichiarato i “bombardamenti barbari” e l’attacco terrestre israeliano contro il quartiere di Sajaya a Gaza sono considerati come un “crimine di guerra” contro i civili palestinesi ed “un’escalation pericolosa” della situazione che lascia presagire “conseguenze nefaste”.
Sarebbe salito, invece, a 18 il numero di soldati israeliani che hanno perso la vita dall’inizio delle operazioni militari di terra.