Tra il dem Alessandro Zan e la leghista Silvia Sardone (nella foto) finisce a carte bollate. Tutto per un post in cui, dopo la bocciatura del disegno di legge che inaspriva le pene per i reati con l’aggravante dell’omotransfobia, bloccato al Senato grazie al voto segreto, esultando in un post l’europarlamentare leghista ha rappresentato il deputato del Partito democratico con un alone rosa attorno alla sua foto. Per l’onorevole che aveva presentato il ddl un segno per bollare gli omosessuali come portatori di Hiv.
“Procederò per vie legali contro Silvia Sardone eurodeputata leghista con noti legami neofascisti, – ha twittato il dem Zan – per aver pubblicato una mia foto con l’alone rosa delle pubblicità anni’80 che hanno creato ferite indelebili alle persone sieropositive”.
Nel post oggetto delle polemiche l’eurodeputata Sardone, la più votata del centrodestra alle recenti elezioni comunali a Milano e indicata nella seconda puntata dell’inchiesta giornalistica di Fanpage.it sulla cosiddetta “Lobby Nera” (leggi l’articolo) come vicina al movimento di estrema destra Lealtà Azione, ha esultato contro il segretario dem Letta e Zan, ricoprendo l’immagine di quest’ultimo con un alone rosa.
Per l’esponente dem un modo per indicare “le persone sieropositive come “malati”, creando una discriminazione odiosa e infondata che ancora esiste”. “Questa è la stessa Lega che ha applaudito in Senato come allo stadio e con cui alcuni ci chiedevano di mediare sulla pelle delle persone”, ha concluso il deputato del Pd.