Il calo delle bollette del gas nel mese di maggio è nettamente inferiore a quanto previsto. Solamente lo 0,2% in meno rispetto al mese di aprile, ma la riduzione del prezzo della materia prima sul mercato di Amsterdam faceva sperare in un taglio molto più consistente. Secondo le stime sul prezzo del gas, infatti, doveva arrivare un taglio delle bollette superiore al 10%.
Le cose però sono andate diversamente, perché l’azzeramento dello sconto sulla componente UG2 degli oneri generali non consente di far scendere le bollette. In sostanza le decisioni del governo Meloni, prese con il decreto Bollette, annullano la tanto attesa discesa dei prezzi delle bollette. E lo stop agli aiuti a famiglie e imprese, peraltro, viene ora spalleggiato anche dalla Bce e dalla sua presidente Christine Lagarde, che chiede di cancellare tutte le misure di sostegno contro il caro energia.
Le bollette del gas scendono meno del previsto: la riduzione è solamente dello 0,2% a maggio
La discesa dei prezzi delle bollette del gas è quindi inferiore alle attese, come dimostrano i dati Arera, l’Autorità di regolazione per Energia, reti e ambiente. Nella sua nota mensile, Arera ha spiegato che il taglio sulla materia prima sarebbe dovuto essere del 13,2%. L’aumento del 13% degli oneri generali per la parte legata alla componente UG2, però, vanifica questo calo dei prezzi. Lo sconto alla fine è solo dello 0,2%, a causa dello stop allo sconto su questa componente stabilito dal decreto Bollette.
Secondo i dati Arera, la spesa per una famiglia tipo nell’anno scorrevole (giugno 2022 – maggio 2023) diventa quindi di 1.514 euro. Corrispondente al 6,7% in meno rispetto alla spesa nell’anno precedente, quindi da giugno 2021 a maggio 2022.
Lo sconto sul gas è minore del previsto, la colpa è del governo Meloni: per i consumatori è una “scelta scellerata”
Lo sconto sulle bollette del gas è stato quindi annullato dalla scelta del governo Meloni di azzerare la riduzione degli oneri di sistema. Per le associazioni dei consumatori si tratta di una “scelta scellerata” e per questo chiedono al governo di tornare sui propri passi.
Lo sconto sugli oneri di sistema era stato ridotto il 31 marzo e ora viene invece azzerato, sulla base della decisione presa proprio alla fine del primo trimestre dal governo. Il decreto Bollette, infatti, aveva eliminato una prima parte dello sconto, pari al 70%, da subito e una restante parte da maggio.
Gli oneri generali per la parte legata alla componente UG2 sono di fatto la compensazione dei costi di commercializzazione, secondo la definizione di Arera. In sostanza servono per ripagare i costi di commercializzazione della vendita del gas al dettaglio. Con gli ultimi dati Arera, spiega il Codacons, il risparmio sarà solamente di 2,5 euro l’anno rispetto al precedente dato di aprile.
Le quotazioni internazionali del gas sono in forte discesa, però – secondo il presidente del Codacons Carlo Rienzi – “il governo avrebbe fatto meglio a prolungare per tutto il 2023 gli sconti in bolletta”. Anche l’Unione nazionale consumatori segnala che a causa del ritorno degli oneri di sistema si pagheranno 166 euro in più, che si vanno ad aggiungere a quelli di aprile per un totale di 475 euro l’anno.