Si allarga a macchia d’olio l’inchiesta sull’incidente ferroviario a Pioltello, nel milanese. Da ieri è stato iscritto al registro degli indagati l’allora direttore dell’Agenzia nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie, Amedeo Gargiulo, sostituito appena sei mesi dopo il deragliamento. All’uomo viene contestato il reato di disastro ferroviario colposo sostanzialmente perché, stando alla tesi dell’accusa, non avrebbe effettuato alcun controllo nella tratta.
L’ex direttore non è il solo indagato per questa brutta storia. Già da tempo nel fascicolo, con al centro i reati di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose, sono indagati anche, 2 manager e 7 tra dipendenti e tecnici di Rete ferroviaria italiana e 2 manager di Trenord.
L’incidente risale al 25 gennaio 2018 quando a Pioltello, in provincia di Milano, si verificava una vera e propria tragedia. Un disastro annunciato perché come ricostruito dall’indagine dei pubblici ministeri Maura Ripamonti e Leonardo Lesti, coordinati dall’aggiunto Tiziana Siciliano, a causare il deragliamento sarebbe stata la mancata manutenzione di un giunto tra due sezioni di rotaia che avrebbe ceduto al passaggio del treno. Il danno, però, era noto da tempo ed era stato tamponato con una traversina di legno in attesa della manutenzione prevista per i giorni successivi.