Una guerra a suo di post su un argomento troppo delicato, forse, per pensare di poterlo sviscerare davanti a una tastiera di computer. Eppure Luigi Di Maio e Roberto Saviano “se le sono date” di santa ragione su Facebook.
Il vicepresidente della Camera ha infatti controreplicato allo scrittore Roberto Saviano, che lo ha accusato di cercare i voti di chi vorrebbe i migranti in fondo al mare. “Saviano parla per sentito dire. Affronta il tema dei migranti – scrive il vicepresidente della Camera in un post su Facebook rilanciato anche dal blog di Beppe Grillo e intitolato L’ignoranza di Saviano – come se fosse una sceneggiatura per una serie di successo, non per quello che è, ossia un problema serio che costa migliaia di vite umane ogni anno. Ci sono alcuni dati che non possono essere ignorati se vogliamo parlare con cognizione di causa della questione”.
E poi Di Maio li elenca nel suo post uno per uno: “1) Definire taxi le imbarcazioni delle Ong – osserva l’esponente del M5S – non è un mio copyright. Prima di me, e a ragione, lo ha detto l’agenzia dell’Ue Frontex nel suo rapporto Risk analysis 2017. Saviano questo lo ignora e parla a vanvera. 2) Saviano ignora anche che sempre Frontex ha affermato, dati alla mano, che ‘proprio il sovraffollamento sui barconi sta provocando più decessi’ e che ‘i trafficanti, aspettandosi di trovare navi che salvino i migranti più vicine, forniscono poca acqua e scarsissimo cibo e carburante’. Quindi le Ong, che Saviano difende senza sapere neppure di cosa parla, stanno causando più confusione e più morti in mare”.
E poi, ancora, scrive Di Maio nel punto 3: “Le Ong non hanno ridotto il numero di morti in mare. Il procuratore di Catania ha spiegato che ‘le Ong lavorano spesso in prossimità del territorio e delle coste libiche. Abbiamo calcolato che negli ultimi quattro mesi del 2016 il 30% dei salvataggi con approdi a Catania è stato effettuato da quelle organizzazioni; nei primi mesi del 2017 quella percentuale è salita ad almeno il 50%. E accanto a questo dato emerge che il numero dei morti non è diminuito. Registriamo un dato che ci desta preoccupazione: il numero di morti in mare nel 2016 ammonta a 5000; nel triennio 2013-2015 le vittime di cui si è occupata la Procura di Catania sono state 2000: il che mi fa ritenere che la presenza di queste organizzazioni, a prescindere dagli intenti per cui operano, non ha attenuato il numero delle tragedie in mare'”.
A intervenire, poi, in serata anche l’ex premier Matteo Renzi. “Il vicepresidente della Camera sta cercando di fare uno spot. Non ha un’idea di Europa. Guardano i sondaggi, vedono che la questione migranti attira l’attenzione della gente e ci si buttano”. Questo ha detto Renzi rispondendo a una domanda in diretta Fb sulle frasi di Di Maio su migranti e ong. “Non hanno un’idea chiara, puntano – aggiunge Renzi – ad avere una posizione solo per avere più like, più mi piace”.