Inizia oggi il G7 Affari esteri ad Anagni e Fiuggi, l’ultimo incontro ministeriale – che si concluderà domani con una conferenza stampa del ministro Antonio Tajani – tra quelli previsti nell’anno di presidenza italiana. Le due cittadine del frusinate sono state blindate, con posti di blocco, controlli capillari e un ingente dispiegamento di forze dell’ordine già dalle prime ore di ieri. Gli incontri di oggi saranno dedicati a Medio Oriente e Mar Rosso. Tajani accoglierà i suoi omologhi ad Anagni, dove avrà luogo una prima sessione di colloqui.
Poi il trasferimento a Fiuggi, per accogliere le delegazioni dei Paesi della regione mediorientale e avviare una discussione sulla stabilità dell’area. Oltre ai capi diplomazia del Gruppo (Italia, Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Canada, Giappone) parteciperanno ministri e rappresentanti di Giordania, Egitto, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, nonché il segretario generale della Lega Araba, Ahmed Aboul Gheit. Non sarà in Italia, invece, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Moshe Sa’ar, che avrebbe dovuto avere un incontro bilaterale con Tajani.
Al via il G7 degli Esteri di Fiuggi-Anagni
Un appuntamento saltato sulla scia delle forti tensioni tra Israele, la Corte penale internazionale e alcuni paesi firmatari dello Statuto di Roma, dopo la decisione della Cpi di emettere un mandato d’arresto per il primo ministro Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant. Un’indicazione che ha fatto molto discutere anche in Italia e che è stata accolta dalla presidenza del Consiglio e dallo stesso Tajani con un atteggiamento di grande prudenza. E proprio su iniziativa italiana oggi verrà affrontato il tema delle decisioni della Cpi e dei possibili effetti sulla attuale crisi in Libano e a Gaza.
A conclusione della prima giornata dei lavori, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, i ministri degli Esteri dei Paesi G7 parteciperanno alla cerimonia di inaugurazione di una panchina rossa, che vedrà anche l’apposizione di una targa commemorativa. L’iniziativa simboleggia l’attenzione che l’Italia, in qualità di Presidenza del G7, dedica al tema della prevenzione e del contrasto alla violenza su donne e ragazze, anche nelle numerose situazioni di conflitto internazionale.
Domani la giornata clou
Domani, martedì 26 novembre, i lavori si apriranno con una discussione sull’Ucraina alla presenza del ministro degli Esteri ucraino Andrij Sybiha. In questa occasione verranno discusse le modalità di sostegno al Paese per continuare a fronteggiare l’aggressione russa, le iniziative per la futura ricostruzione e le prospettive per arrivare a una pace giusta. I lavori proseguiranno quindi con un focus sull’Indo-pacifico, area strategica per la sicurezza e gli scambi globali.
Saranno presenti i ministri di importanti paesi asiatici come Corea del Sud, India, Indonesia e Filippine, e si discuterà, in particolare, di come garantire la difesa dell’ordine internazionale e di come approfondire la cooperazione e la connettività per favorire la prosperità regionale e mondiale. I lavori si concentreranno infine sulle questioni regionali, con particolare attenzione al partenariato con l’Africa e alle crisi ad Haiti e in Venezuela.