Trenta indagati, di cui 12 arrestati. E’ questo il bilancio di un’operazione della Guardia di Finanza contro l’assenteismo all’Ospedale “Don Tonino Bello” di Molfetta. Gli indagati – secondo quanto scoperto dalle fiamme gialle – timbravano il cartellino ma durante l’orario di lavoro erano assenti. A finire nell’inchiesta, coordinata dalla Procura di Trani 30 tra medici, infermieri, impiegati amministrativi e tecnici della manutenzione. Cinque medici, una capo sala, una infermiera, 17 impiegati amministrativi, 5 impiegati tecnici manutentori e uno esterno alla Asl, dovranno rispondere a vario titolo di truffa aggravata ai danni di ente pubblico, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, abuso d’ufficio e peculato.
L’inchiesta “Quinto Piano” della Procura di Trani ha fatto emergere circa 300 episodi di assenteismo. Per gli episodi più gravi il Gip di Trani, Maria Grazia Caserta, ha firmato 13 ordinanze di cui 12 di custodia cautelare ai domiciliari e un obbligo di dimora nel Comune di residenza. Mentre per gli altri indagati è stata richiesta la misura interdittiva della sospensione dal servizio. Proseguono, invece, le indagini per definire altre posizioni. I provvedimenti sono stati notificati a Molfetta, Giovinazzo, Bisceglie, Barletta e Foggia.
Gli inquirenti hanno rilevato sistematiche assenze dal luogo di lavoro in orario di ufficio, spesso formalmente autorizzate da permessi sindacali o dalla Legge 104, per svolgere attività in altre strutture o per motivi privati, anche utilizzando le autovetture di servizio. In alcuni casi è stata constatata la collaborazione di un soggetto esterno all’Azienda sanitaria il quale si presentava per “smarcare” ai rilevatori la presenza. Si assentavano pure alcuni impiegati dell’Ufficio rilevazioni presenze e assenze preposti al controllo del rispetto dell’orario di lavoro dei dipendenti. Approfittando della possibilità di accedere al sistema informatico questi ultimi modificavano manualmente e gli orari di lavoro.