Verrebbe in mente il film-cult Kramer contro Kramer. Ma questa volta non ci sono Dustin Hoffmann e Maryl Streep. Ma Angelo Tofalo ed Elisabetta Trenta. Il sottosegretario alla Difesa attacca senza mezzi termini il proprio ministro Trenta e scatena una reazione stizzita dei vertici, che prendono le distanze. “Ho cercato per un anno di stare accanto al ministro Trenta e di spiegarle che il nemico non è Salvini, o chissà chi altro, ma chi, all’interno dell’apparato, vuole continuare ad agire senza l’indirizzo ed il controllo politico. Purtroppo, consigliata male, ha deciso di fare valutazioni diverse”, scrive in un lungo post su il deputato.
Tofalo rivendica il concetto delle origini del M5S, quell’essere entrato nelle istituzioni “per spezzare le catene dei vecchi poteri”. Dopo un anno alla Difesa, però, nel ministero ha intravisto solo “incomprensibili scelte, che hanno solo rafforzato, a causa di errori grossolani, l’influenza di capi e capetti del passato”. Il post comincia a correre sui social e fonti M5S devono intervenire con l’estintore: “Le dichiarazioni pubbliche diffuse dal sottosegretario Tofalo nei confronti del ministro Trenta sono molto gravi e tutto il M5S ne prende le distanze”. Ma la verità è che anche su questo punto i 5S risultano assolutamente divisi, tra chi vorrebbe salvaguardare l’alleanza con la Lega e chi, invece, è su posizioni più pacifiste.