“Fumata bianca: abbiamo trovato la quadra”, ha detto, poco dopo le 10, il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, lasciando Palazzo Chigi dove era in corso il vertice tra il premier Giuseppe Conte e i due vicepremier, Luigi Di Mario e Matteo Salvini, dedicato alla riforma della prescrizione introdotta con un emendamento M5S nel ddl anticorruzione ora all’esame della Camera.
“Accordo trovato sulla riforma della prescrizione, ma solo con tempi certi”, ha poi spiegato lo stesso Salvini. “La mediazione è stata positiva – ha aggiunto il ministro dell’Interno -, accordo trovato in mezz’ora. Voglio tempi brevi per i processi. In galera i colpevoli, libertà per innocenti. La norma sulla prescrizione sarà nel ddl ma entra in vigore da gennaio del 2020 quando sarà approvata la riforma del processo penale. La legge delega, che scadrà a dicembre del 2019, sarà all’esame del Senato la prossima settimana”.
La prescrizione, dunque, cambierà ma, ha spiegato il Guardasigilli, Alfonso Bonafede, “entrerà in vigore in modo posticipato, nell’ambito della riforma epocale della giustizia penale, l’anno prossimo”. “L’emendamento – ha aggiunto il ministro della Giustizia – non cambia andrà in Aula la settimana prossima. Ma poi chiederemo una legge delega per una riforma organica del processo che porti a tempi certi dei processi”.
“Nessuno ha mai detto che non si discute di prescrizione, ma solo che serviva legarla alla durata certa dei processi: ora c’è sintonia e siamo già al lavoro sulla scaletta delle prossime riunioni per mettere a punto una riforma complessiva del processo penale” ha detto il ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, osservando che la discussione sulla “prescrizione accelererà i lavori per la messa a punto della riforma”.