Trovato l’accordo sulle nomine a Bruxelles. La ministra della difesa tedesca, Ursula Von der Leyen, guiderà la Commissione Ue, mentre il belga liberale, Charles Michel, andrà alla presidenza del Consiglio europeo. Alla Banca centrale europea, guidata finora dall’italiano Mario Draghi, andrà la francese Christine Lagarde (nella foto). Il socialista spagnolo, Josep Borrell, sarà Alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri e la sicurezza al posto di Federica Mogherini. A confermare l’accordo sulle nomine con un tweet è stato l’attuale presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk. Ancora da sciogliere l’ultimo nodo, quello relativo alla presidenza del Parlamento europeo.
La candidatura della von der Leyen, esponente di spicco della Cdu, aveva preso quota questa mattina entrando a sorpresa nel toto-nomine Ue. La ministra, aveva anticipato in mattinata l’edizione online della Bild, si era resa disponibile ad accettare la nomina ma ufficialmente da Berlino non erano arrivate conferme. “Faccio una anticipazione: a me piacerebbe un presidente della Commissione donna”, aveva poi commentato il premier Giuseppe Conte. “E’ chiaro – ha poi aggiunto il presidente del Consiglio – che è una nomina, questa, che dovrà essere vagliata dal Parlamento, dove ci sono i gruppi politici”. Il premier ha poi spiegando che “il problema è la visione strategica, la personalità: secondo me dobbiamo inventarci qualcosa di nuovo”.
Fonti italiane, mentre è ancora in corso la riunione del Consiglio europeo, hanno espresso apprezzamento per le nomine di Ursula von der Leyen e di Christine Lagarde. “Se dovesse essere confermata la nomina di Christine Lagarde alla Bce sarebbe un’ottima scelta. E’ una persona di grande valore”, ha commentato il ministro dell’economia Giovanni Tria a margine del ricevimento per la festa dell’indipendenza americana a Villa Taverna. Parla, invece, di nomine molto equilibrate, il premier Conte.
“Penso di incoraggiare Ursula von der Leyen – ha detto al termine del vertice il Tusk – a proporre un equilibrio geografico appropriato per la squadra dei suoi vicepresidenti, e se qualcuno mi chiede cosa significa, credo che l’Europa dell’est, centrale e l’Italia dovrebbero essere a bordo in questo processo”.