“La sorveglianza aerea (di Frontex sul Mediterraneo) è stata messa in atto senza misure che potrebbero mitigare rischi per i diritti umani (per i migranti), per esempio attraverso il dispiegamento parallelo di asset navali”. A mettere sotto accusa l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, nota anche come Frontex, è il Forum per i diritti umani di Frontex stessa.
A mettere sotto accusa l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera è il Forum per i diritti umani di Frontex stessa
Che Nel suo X rapporto annuale sottolinea anche come “in circa il 50% dei casi, gli avvistamenti di Frontex hanno innescato operazioni di ricerca e salvataggio e/o intercettazioni da parte delle guardie costiere libiche di migranti e rifugiati provenienti da acque internazionali, portando al loro sbarco in Libia”. Tutto ciò, sottolinea il documento porta “a un aumento del numero di persone soccorse riportate in Libia, dove successivamente subiscono detenzioni arbitrarie in condizioni disumane, nonché torture, maltrattamenti e altre gravi violazioni e abusi dei diritti umani.
Nel 50% dei casi gli avvistamenti in mare si risolvono nella consegna dei migranti alle autorità libiche
Tale comportamento può anche sollevare questioni relative al diritto di asilo e al divieto di respingimento sancito dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”. È l’ennesimo atto d’accusa contro la cosiddetta Guardia costiera libica tanto cara ai governi italiani e alla quale l’esecutivo Meloni pochi giorni fa ha “regalato” altre due motovedette per poter più comodamente operare respingimenti illegali. Un’operazione di ricerca e soccorso in mare è la richiesta da tempo di tutte le organizzazioni internazionali e, nelle ultime settimane, anche del Pd di Elly Schlein. Ora lo certifica anche Frontex. Che manca per muoversi?