Tra Catanzaro e Crotone, pagare il pizzo era diventata una triste abitudine. Una cappa asfissiante di soprusi cui la cosca Mannolo-Scerbo, legata ai clan Cutro e San Leonardo di Cutro, sottoponeva agli imprenditori della zona. Alla fine, si sono ribellati denunciando tutto alle autorità che, ieri, hanno arrestato 13 persone legate alla potente famiglia.
Estorsioni a Catanzaro, indagato un consigliere regionale di Forza Italia
A tutti loro la procura di Catanzaro, guidata dal procuratore Nicola Gratteri, contesta l’associazione mafiosa, usura, estorsione ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone. Un fascicolo destinato a fare rumore e in cui, tra gli indagati, spunta anche un nome eccellente. Si tratta dell’avvocato e consigliere regionale di Forza Italia, Frank Mario Santacroce, a cui i magistrati contestano il reato di rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio.
Il forzista nelle ultime elezioni era risultato il primo dei non eletti e per questo era subentrato – per poche settimane – al capogruppo in consiglio regionale Domenico Tallini. Coinvolto in un’inchiesta della Dda di Catanzaro. Un incarico, quello ricoperto da Santacroce, che ha avuto termine quando il collega di partito è stato scarcerato. Santacroce, dopo avere appreso di essere indagato, ha respinto al mittente le accuse. Rivelando che intende “capire di cosa esattamente mi si accusa, consapevole di non aver mai divulgato nulla a nessuno. Ed anzi di aver svolto il compito di difensore del mio assistito, in quanto vittima di usura, con assoluta trasparenza e diligenza”.