Caccia aperta alla cellula di attentatori che il 7 gennaio scorso hanno seminato il panico uccidendo del settimanale Charlie Hebdo. Amedy Coulibaly aveva senza dubbio un complice ha detto il premier francese Manuel Valls che oggi ha affermato che “la caccia continua”. Nel giorno del massacro, il 9 gennaio, si era sospettato della compagna, Hayat Boumeddiene, che però si è poi accertato aveva lasciato la Francia già dal 2 gennaio, come confermato oggi dalla Turchia, dove è transitata. Nel frattempo proseguono le azioni contro i musulmani sul territorio francese. Basti pensare che da mercoledì scorso fino a oggi più di 50 atti anti-musulmani sono stati registrati in Francia. Il day after la grande marcia parigina la tensione in Francia resta a livelli altissimi. Continua l’enorme spiegamento di forze dell’ordine del governo. Obiettivo sensibile secondo le informazioni che arrivano dall’intelligence sarebbero le scuole ebraiche. Una decisione presa dopo la scoperta che l’attentatore Amedy Coulibaly avrebbe voluto compiere una strage in un asilo ebraico. Il ministro della Difesa francese Jean-Yves Le Drian ha fatto sapere che altri diecimila militari saranno dispiegati da domani per sorvegliare i siti sensibili in tutto il Paese.
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