A Dario Franceschini non bastano un capo ufficio stampa e un portavoce. Il ministro dei beni culturali e del turismo, tra i primi del Governo giallorosso a mettere a punto lo staff e a fare dunque le relative nomine, ha così fatto un contratto anche a un consigliere per la comunicazione. Un aiuto per far conoscere le attività del Mibact e allo stesso tempo una poltrona per un ex parlamentare. L’incarico di consulente per la comunicazione è infatti andato a Pierdomenico Martino, deputato Pd per due legislature, rimasto fuori dal Parlamento dopo aver tentato nel 2018 la corsa al Senato con Leu e tra gli ex con cui il Partito democratico aveva ingaggiato anche un braccio di ferro finito in tribunale sui mancati versamenti.
Come capo ufficio stampa e portavoce, Franceschini ha invece scelto gli stessi che aveva avuto al suo fianco con il Governo Gentiloni, tutti con una lunga carriera professionale fatta di incarichi avuti prima da L’Ulivo e poi dal Pd: Mattia Morandi e Luca Giovanni Lioni. Il ruolo di capo di gabinetto è andato al prof. Lorenzo Casini, in passato cosigliere giuridico del ministro dei beni culturali, e quello di capo segreteria a Roberto Montanari, fedelissimo del numero uno del Mibact. Come consigliere diplonatico, Franceschini ha infine scelto Marco Ricci, ex ambasciatore in Cile, un incarico da oltre centomila euro l’anno, come capo ufficio legislativo Annalisa Cipollone, come consigliere per gli affari economici Daria Perrotta e per l’attività legislativa Stefano D’Aprile.