Troppa libertà su Facebook. E Doina Matei, la ragazza romena condannata per l’omicidio di Vanessa Russo, ha perso il regime di semilibertà che le era stato appena concesso dopo 9 anni di carcere. Ma Vincenzo Semeraro, il magistrato del Tribunale di sorveglianza di Venezia, ha deciso la revoca della misura quando ha visto le fotografie postate sui social network, tra cui una in spiaggia in bikini. Le immagini avevano sollevato polemiche, portando all’immediata cancellazione del beneficio che prevedeva la possibilità di lavorare in una cooperativa a Venezia prima di tornare in carcere la sera.
La reazione dell’avvocato
L’avvocato di Doina Matei, Nino Marazzita, ha criticato la decisine di Semeraro. “In questo caso il sistema carcerario ha funzionato bene ed ha riportato la pena a livelli accettabili e proporzionati all’omicidio preterintenzionale e anche calibrandolo sulla figura di Doina Matei e sul suo vissuto. Lei non immaginava che si sarebbe scatenato tanto rumore per quelle foto”. Tuttavia il legale si dice fiducioso sul ripristino della semilibertà. “La revoca durerà il tempo necessario per dimostrare che tra le regole della semilibertà non c’erano limitazioni all’uso dei social network”.
Doina Matei è stata condannata a 16 anni di carcere per omicidio preterintenzionale aggravato dai futili motivi: aveva ucciso Vanessa Russo colpendola con un ombrello.