La Manovra “arriverà per tempo e con molte sorprese positive per famiglie e imprese”. A parlare, smontando una delle maggiori preoccupazioni avanzate dalle opposizioni di Centrodestra, è la senatrice Rossella Accoto, capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Commissione bilancio di Palazzo Madama.
Siete appena usciti da una faticosa approvazione del Dl agosto e dal Governo vi è arrivata una Nadef che aggiorna in peggio alcune stime economiche per il 2020. Non sono certo le migliori condizioni per avvicinarsi alla Manovra…
“Mi dica quale altro Paese si avvicina al 2021 senza difficoltà. La realtà è che, nel momento complicato che stiamo vivendo, siamo stati in grado di sfruttare grandi opportunità. Mi faccia innanzitutto dire che il Dl agosto, a dispetto di alcune narrazioni propagandistiche, si inserisce in perfetta linea di continuità con il Dl Cura Italia e il Dl Rilancio: un totale di 100 miliardi di euro di risorse fresche, di cui almeno il 50% destinate alle imprese. Questo anche per rispondere al ‘sussidistan’ ingiustamente e strumentalmente denunciato dal presidente di quella Confindustria che ogni tanto farebbe bene a fare qualche autocritica, visto che in passato ha ‘prestato’ a precedenti Governi ministri dello Sviluppo economico, penso alla Guidi o a Calenda, che non mi pare abbiano brillato per capacità di rilancio dell’Italia. Ma i tre provvedimenti sfruttano anche una grande occasione, in termini di prospettiva”.
D. Sarebbe a dire?
Pensi, su tutte, alla nostra proposta di Superbonus al 110% sulle ristrutturazioni energetiche e gli adeguamenti antisismici, diventata realtà nel Dl Rilancio e migliorata nel passaggio parlamentare del Dl agosto. Si tratta di una misura estremamente innovativa, basata sul meccanismo della libera circolazione e cessione del relativo relativo credito d’imposta, che consentirà a molte famiglie di fare lavori a costi incredibilmente ridotti. Sarà una grande spinta per l’edilizia virtuosa e per tutto l’indotto collegato. Per questo motivo uno degli obiettivi a cui stiamo lavorando, in vista della Manovra, è proprio la stabilizzazione del Superbonus, diciamo ben oltre il 2021”.
A quanto ammonterà la Manovra? L’impianto non sarà messo a rischio dal ritardo dei fondi Recovery nel 2021?
“Non esiste alcun rischio. Ci si sta orientando su una legge di bilancio che dovrebbe valere 36-37 miliardi di euro, come indicato anche dal ministero dell’economia al Parlamento, di cui 22-23 in deficit e il resto con contributi a fondo perduto dell’Unione europea. Proseguiamo quindi con una politica fiscale espansiva che l’Italia è tranquillamente in grado di sostenere reperendo risorse sul mercato, tanto più che abbiamo e avremo ancora a supporto il massiccio piano pandemico della Banca centarle europea di acquisto di titoli di Stato. Tutto questo ci consentirà di raggiungere altri obiettivi importanti in Manovra. Penso alla stabilizzazione, almeno triennale, del piano Transizione 4.0, il sistema di incentivi all’acquisto di beni strumentali e tecnologici per le imprese, che già oggi vale 7 miliardi di euro l’anno; penso alla proroga della decontribuzione al 30% per le imprese del Mezzogiorno, appena introdotta dal Dl agosto, fondamentale per rialimentare domanda e offerta del Sud; penso soprattutto alla definitiva apertura del cantiere della riforma fiscale, che dovrà prioritariamente alleggerire il carico sul ceto medio, il più penalizzato in assoluto da un’Irpef troppo vecchia per poter essere ancora all’altezza dei tempi”.