di Angelo Perfetti
Lo scontro ci sarà. Anzi, già c’è, ma non è quello tanto temuto delle piazze assaltate dai manifestanti. E’ quello interno al movimento di protesta che ha attraversato l’Italia che si sta sgretolando in mille sigle. Che ci fosse il pericolo di infiltrati all’interno dei movimenti lo avevamo denunciato da queste colonne già tempo fa, ma che gli estremismi politici prendessero il sopravvento persino nella gestione stessa dei movimenti, fino a creare antagonismi tra fazioni contrarie, era una cosa di là da venire. Eppure oggi, il gran giorno della manifestazione di protesta per un’Italia che è immobile, anche la stessa protesta sembra ferma; ferma agli anni Settanta, quando le piazze si dividevano in nere e rosse.
Opposti estremismi
“Bisogna fermare Calvani. Vuole solo riabilitare la destra estrema in Italia”, afferma il leader del “coordinamento 9 dicembre”, il savonese Luigi Tenderini che si è ufficialmente dissociato dalle manifestazioni rganizzate non solo da Calvani, ma anche da Ferro e Chiavenago definiti “leader senza alcuna investitura”. “Calvani – continua l’ex militante No-Tav – vuole ritagliarsi uno spazio politico e ha sfruttato tutti noi del web e presidi mentendo e mascherandosi. Dovrebbero arrestarlo per eversione”. E che la protesta dei Forconi, nata dalla gente, si sia ormai trasformata in un terreno di scontro politico – e così snaturando l’essenza stessa dell’iniziativa – lo dimostrano anche le parole di Adriana Poli Bortone, portavoce del Movimento per Alleanza Nazionale: “Quando si trattava dei No Tav il sindaco di Roma non si oppose alla megatendopoli allestita a Piazza Fiume, adesso lui, insieme a Sel e a tutto il cucuzzaro degli intellettuali della pseudo sinistra alza le barricate nei confronti di una pacifica manifestazione annunciata dai ragazzi di Casapound al Circo Massimo. Per non parlare poi dei tre mesi di carcere inflitti ad uno di quei ragazzi, Simone Di Stefano, per aver sostituito una bandiera dell’Europa con una dell’Italia. Forse l’unica colpa di Casapound e del movimento dei Forconi sarà che credono ancora nel tricolore?”
La giustificazione di Confindustria
Per il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, “il movimento dei forconi è ampiamente giustificato perché negli ultimi tempi non ci siamo molto concentrati a fare le cose necessarie per ritrovare la crescita. Il malessere purtroppo è molto diffuso”. ‘’Il malessere c’è, è comprensibile che ci sia una protesta, ma non c’è una proposta, non si capisce qual è’’, afferma il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato. ‘’In questa protesta ci sono anche comportamenti non accettabili per i quali bisogna avere una certa fermezza – sottolinea il ministro -. Io sono anche per provare a ragionare, a dialogare con alcuni di questi, perché partono da un malessere che esiste’’.
La giornata “nera”
Strade chiuse e disagi al traffico Roma per due manifestazioni, entrambe pomeridiane. Dalle 16 alle 22.30, in piazza del Popolo, si svolgerà la manifestazione indetta del “Movimento 9 dicembre”. Sempre oggi, dalle 16.30 alle 20.30, è in programma un altro corteo, quello dei movimenti di lotta per la casa, da piazza dell`Esquilino a piazza Indipendenza. Saranno circa duemila gli uomini delle forze dell’ordine in campo nella Capitale per garantire l’ordine pubblico. E’ previsto il rafforzamento delle misure di sicurezza alle sedi istituzionali e agli obiettivi sensibili e l’attività di bonifica lungo il percorso del corteo. . Piazza del Popolo e le rampe di viale Gabriele d’Annunzio saranno chiuse al traffico. I forconi saranno in piazza dalle 15, anche se il sit in è stato autorizzato dalle 16, mentre il corteo all’Esquilino partirà alle 16.30. Particolare attenzione da parte delle forze dell’ordine alla manifestazione delle reti antirazzismo e dei movimenti dell’abitare.