“Io sulla questione dei disabili sono assolutamente contrario a quanto sostiene il generale Vannacci, anche dal punto di vista delle politiche che da sempre stiamo portando avanti in Regione Lombardia”. Così martedì il governatore Attilio Fontana ha commentato le (inqualificabili) frasi del generale candidato nella Lega alle europee su classi separati per i disabili.
“Bisogna cercare di capire se anche in quel caso le sue affermazioni sono state strumentalizzate, io non ero presente e non so con precisione che cosa abbia detto – ha aggiunto Fontana -. Ma se quello che è stato riportato è vero, io ribadisco la volontà di mantenere le politiche che stiamo portando avanti in Regione Lombardia, che vanno in una direzione diversa”.
Fontana dimentica i tagli dei suoi assessori ai disabili
Una presa di posizione quasi lodevole, quella di Fontana, se non fosse che le “politiche che sta portando avanti” in Regione per i disabili da mesi hanno scatenato le proteste dei disabili stessi… Forse il Presidente non se n’è accorto, ma oltre 200 associazioni di famiglie con persone disabili manifestano regolarmente sotto la sua finestra, in piazza Lombardia, contro i tagli che la sua assessora Elena Lucchini ha deciso ai fondi per le misure B1 e B2. Soldi tolti alle famiglie. Ai caregiver, a quei genitori cioè che lasciano il lavoro per accudire un parente con disabilità grave.
Un disabile deve morire affinché un altro possa godere del fondo
E forse non sa Fontana che, sempre la sua assessora Lucchini, ha creato una lista d’attesa per poter accedere a un beneficio che spetta di diritto (e che per ottenerlo, il disabile deve attendere la morte di un altro disabile intestatario dell’assegno). Infine forse Fontana ignora che sarebbe bastato trovare 10 milioni nel miliardario bilancio di Regione Lombardia, per assicurare alle famiglie gli stessi fondi – già scarsi – dei quali hanno goduto fino al 2023.
Quindi, gentile presidente Fontana, fa bene a criticare le farneticazioni di Vannacci. Ma lui è un candidato che promette di fare qualcosa. Lei è un eletto che ha fatto qualcosa. Forse la sua condotta è ben più grave.