Si è concluso con un nulla di fatto il processo sulla fondazione Open. Al termine dell’udienza, il gup di Firenze, Sara Farini, ha disposto il proscioglimento di Matteo Renzi, Maria Elena Boschi, dell’ex ministro Luca Lotti, dell’imprenditore Marco Carrai, dell’avvocato Alberto Bianchi e degli altri sette indagati coinvolti nell’inchiesta sulla fondazione, nata per sostenere le iniziative politiche del leader di Italia Viva quando era segretario del Partito Democratico.
Fondazione Open, prosciolto Renzi e gli altri dieci indagati
Secondo quanto sosteneva la Procura di Firenze, la fondazione Open, guidata dall’avvocato Bianchi, avrebbe operato come una vera e propria articolazione di partito, in particolare della corrente del PD legata a Renzi. Accuse che il leader di Italia Viva ha sempre respinto, ribadendo che alla fine sarebbe emersa la verità.
Ricevuto il proscioglimento, il senatore toscano ha esultato: “Ho quasi cinquant’anni. Gli ultimi cinque li ho vissuti da ‘appestato’ a causa dell’incredibile inchiesta Open. Uno scandalo assoluto per chiunque avesse letto le carte, ma nonostante questo sono stato politicamente massacrato da tanti, a cominciare da Fratelli d’Italia e dal Movimento Cinque Stelle. Dopo anni di sofferenza, oggi arriva la notizia: prosciolto. Prosciolto io, prosciolti tutti i miei amici, sia politici come Maria Elena e Luca sia professionisti come Marco, Riccardo, Alberto e tutti gli altri. Oggi in tanti dovrebbero scusarsi, Meloni e Travaglio in primis. Non lo faranno. Pace”.