Il gestore di uno storico locale su via Trionfale, a Roma, è stato ucciso a bottigliate nella notte tra lunedì 23 e martedì 24 maggio. L’uomo, Nino Sorrentino di 76 anni, ha subito un’aggressione all’interno della sua attività commerciale, Vino e Olio, per non aver voluto servire una bevanda alcolica a Joelson Bernasconi, tassista di 33 anni, che si è presentato nel locale in stato di alterazione. Molto probabilmente aveva già assunto una notevole quantità di alcol. Per questo motivo Sorrentino aveva preferito non dare da bere ancora. Ma non poteva nemmeno lontanamente immaginare la reazione: il 33enne ha preteso la consumazione, iniziando così l’alterco sfociato nelle bottigliate date in testa.
Sul posto sono arrivati immediatamente i carabinieri allertati dai passanti. Bernasconi ha cercato di scappare a bordo della sua auto, investendo anche un militare dell’Arma. Ma la sua fuga è stata bloccata dopo pochi minuti. Nel frattempo Sorrentino era stato trasportato all’ospedale Santo Spirito: i tentativi di rianimazioni, effettuati dai medici nel reparto di terapia intensiva, sono però falliti. Il 76 è morto nella notte: troppo gravi le ferite riportate al collo e alla testa. Secondo la ricostruzione degli inquirenti è stato colpito due volte ma con grande violenza. Il carabiniere, rimasto ferito durante l’operazione di arresto, ha ricevuto una prognosi di sette giorni. Il tassista dovrà ora rispondere del reato di omicidio.