Fiumi esondati e migliaia di persone evacuate: il maltempo mette in ginocchio l’Emilia-Romagna. Da ieri notte, a causa delle forti piogge, nel ravennate un migliaio di persone sono state costrette a trovare riparo nei centri di accoglienza messi a disposizione da Comuni e prefetture. Appelli sono stati diffusi con gli altoparlanti e i sindaci continuano a diramare appelli via Facebook alla popolazione, invitata a restare ai piani alti.
“La preoccupazione è vera, reale e seria, entriamo in una fase di emergenza più forte dove tutti dobbiamo prestare la massima attenzione ed essere pronti a prendere le misure necessarie”. Ha detto il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, che ha seguito la situazione dei fumi Lamone e Montone, esondati in alcuni punti della città e della provincia: “il livello è altissimo, sopra la soglia rossa e in alcuni tratti ancora in crescita” per questo è stato deciso di interrompere il traffico in alcune zone, a Cotignola, Alfonsine, Russi e Lugo in particolare dove è stato chiesto ai residenti di abbandonare le abitazioni.
“Si dispone che tutta la popolazione, soprattutto quella alluvionata nel maggio 2023, si trasferisca ai piani più alti dei propri edifici – ha detto il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini -. Se questo non è possibile, evacuate ora recandovi presso amici o parenti o presso il Palazzo di Vetro della Fiera di Forlì in via Punta di Ferro. Si chiede a tutti la massima attenzione e la collaborazione anche condividendo l’informazione con quante più persone possibili”.
Fiumi esondati e migliaia di persone evacuate: il maltempo mette in ginocchio l’Emilia-Romagna
La Regione Emilia-Romagna sta seguendo senza sosta la situazione dei corsi d’acqua in piena per le forti piogge di questi giorni, con particolare attenzione “alle situazioni più critiche perché abbiamo dei superamenti di soglia storici, come per esempio per il Senio nel ravennate”. Lo ha spiegato la presidente facente funzioni dell’Emilia-Romagna, Irene Priolo, al termine dell’ultimo briefing meteo durante la notte.
“In questo momento abbiamo i colmi di piena dei fiumi che hanno superato soglia 3 che stanno iniziando ad andare nei tratti vallivi e sebbene sia prevista una moderazione delle piogge per le prossime ore – ha detto Priolo – ovviamente i colmi di piena continueranno a transitare e a restare sopra soglia 3”. I bacini interessati – ha ricordato – sono nel bolognese, i bacini dell’Idice e del Sillaro, nel ravennate quelli del Senio e del Lamone, nel forlivese quello del Montone.
Il pericolo dei fiumi esondati
“In questo momento abbiamo una diminuzione della piena nei tratti appenninici, ma i picchi si stanno propagando nei tratti vallivi. Stiamo continuando a monitorare la situazione – ha aggiunto -, le colonne mobili si sono trasferite sul territorio e 190 volontari stanno supportando le amministrazioni comunali, popolazione e sindaci”. Priolo ha poi invitato tutti i residenti a mantenersi costantemente informati attraverso i siti e a seguire le indicazioni di sindaci e autorità. “L’attività non si ferma – ha detto – siamo in costante contatto con il centro funzionale e il dipartimento della protezione civile”.
Nel cesenate “la situazione in queste tre ore non è peggiorata” ha riferito il sindaco Enzo Lattuca: “i livelli idrometrici del Savio sono sotto controllo, a San Carlo c’è stato un picco e prima ancora c’era stato a Borello, ma poi ha iniziato a calare, possiamo aspettarci che questo avvenga anche nel tratto urbano di Cesena”. Criticità anche nel bolognese: a Valsamoggia tre nuclei familiari sono isolati e in contatto con gli operatori comunali. Preoccupazione anche per alcune zone della città di Bologna, interessate all’attraversamento del fiume Reno. Per oggi è stata disposta la chiusura delle scuole.
Fiumi esondati e sfollati, Bonelli attacca il governo: “L’Italia è sott’acqua ma Meloni demolisce il Green Deal”
“Giorgia Meloni ieri è intervenuta in Confindustria dicendo che la transizione ecologica è un disastro e va fermata e mentre pronunciava quelle parole l’Emilia Romagna andava nuovamente sott’acqua, tra l’altro di nuovo negli stessi punti: Modigliana, Faenza, Forlì, Castel Bolognese con circa mille sfollati, un disastro. Penso che l’atteggiamento di questo governo sia irresponsabile, di chi non guarda la realtà, di chi è rimasto in silenzio tutta l’estate sulla siccità in Sicilia che ha messo in ginocchio l’agricoltura e che ha ha portato gli agricoltori a piangere, a vedere i propri vigneti e agrumeti estirpati, di chi ha costretto gli allevatori a vedere i propri animali abbattuti a causa della carenza dell’acqua”.
Lo ha detto intervenendo in aula alla Camera è il portavoce nazionale di Europa Verde, Angelo Bonelli, deputato dell’Alleanza Verdi e Sinistra. “Meloni – ha aggiunto – è una premier che è rimasta in silenzio di fronte all’alluvione estiva in Valle d’Aosta, che ha causato 150 milioni di danni, è stata in silenzio di fronte all’ alluvione del Piemonte, della Lombardia del Veneto. Mi chiedo se Giorgia Meloni alla luce di tutto quello che sta accadendo si rimetterà gli stivali di gomma per tornare in Emilia Romagna a promettere soldi che non sono mai arrivati. Cosa sta facendo il generale Figliuolo commissario per gli eventi alluvionali in Emilia Romagna? Gli alluvionati del 2023 ancora aspettano i soldi promessi per i danni ricevuti. La premier venga subito a riferire in aula, anziché fare propaganda a reti unificate!”, ha concluso Bonelli.