Durante le elezioni del 2018 nella circoscrizione estero ci sono stati dei brogli. Questa volta a sostenerlo non è solo il candidato dem sconfitto, Fabio Porta, contestando l’elezioni del senatore Adriano Cario, del Gruppo Misto, eletto nella circoscrizione America meridionale, ma lo stesso perito incaricato dalla Procura di Roma di esaminare le schede incriminate. La Giunta per le elezioni e le immunità parlamentari del Senato ha però deciso di rinviare ulteriormente la propria decisione sulla vicenda. Il perito calligrafico incaricato dalla Procura di Roma ha specificato che, esaminate 125 schede di una sezione e 100 di un’altra, non vi sono mani differenti per ogni scheda bensì la presenza di gruppi di schede riconducibili a una stessa mano. Nella sezione 948 ha individuato dieci mani a cui ricondurre un totale di 108 schede e nella sezione 1007 ha individuato 5 mani per la totalità delle schede campionate.
Firme false sul voto estero del 2018. Una perizia conferma i sospetti
La Giunta per le elezioni del Senato rinvia ancora la decisione sul caso sollevato dal dem Porta. Ma la perizia parla chiaro.