Fine vita, Fratelli d’Italia contro l’assessore lombardo Bertolaso

Tutti contro tutti al Pirellone sul caso del farmaco somministrato a Serena. Nell'occhio del ciclone è Bertolaso, attaccato da destra e sinistra. Intanto Fi apre il fronte con la Lega

Fine vita, Fratelli d’Italia contro l’assessore lombardo Bertolaso

Se a Roma la maggioranza è litigiosa, in Lombardia è proprio agli stracci che volano. Il primo fronte di scontro vede protagonista l’assessore al Welfare, Guido Bertolaso (gran protetto del presidente leghista Attilio Fontana) da giorni sotto il fuoco di Fratelli d’Italia, che gli imputa di aver autorizzato la somministrazione di un farmaco per il fine vita nel caso di Serena, prima persona a ricorrere al suicidio assistito in Lombardia, senza averlo detto alla giunta.

FdI: “Non vogliamo le dimissioni di Bertolaso, ma deve spiegare l’accaduto”

Un episodio che arriva dopo che il Consiglio regionale a novembre scorso aveva bocciato un progetto di legge proprio sul fine vita dell’Associazione Luca Coscioni.  “Nessuno ha mai chiesto le dimissioni di Bertolaso. Chiediamo chiarezza rispetto a questo caso”, ha attaccato il meloniano Matteo Forte, “Chiederemo a Bertolaso di capire cos’è successo, quali atti formali ci sono stati, di chi è la responsabilità sulla prescrizione del farmaco. E tutto questo se è avvenuto, è avvenuto in forza di cosa? Di quale atto amministrativo?”.

Le opposizioni: “Situazione allucinante”

Bertolaso – che aveva rifiutato di rispondere in aula, ma ha promesso che al suo posto lo farà Fontana al primo Consiglio regionale utile – è finito sotto il fuoco anche delle opposizioni: “Chiediamo alla giunta regionale di uscire dall’ambiguità allucinante in cui si è infilata”, ha detto il dem Pierfrancesco Majorino, “da una parte la destra, giunta in testa, ha bocciato la legge regionale sul fine vita; dall’altra Bertolaso è intervenuto surrettiziamente, un po’ nell’ombra, per autorizzare una pratica di suicidio assistito. Poi non si presentano in aula. Un pasticcio pazzesco”.

Di Marco: “I sanitari già applicano quanto stabilito dalla Consulta”

“Esiste già da anni una sentenza della Corte costituzionale, ma noi pensiamo che il consiglio regionale possa mettere a terra una legge”, incalza l’M5s Nicola Di Marco, “Bertolaso e la giunta devono smettere di scappare da quelle che sono le responsabilità: devono venire in aula, riferire, spiegarci come dare certezza e sicurezza ai cittadini, ai pazienti, agli operatori del servizio sanitario regionale che stanno già applicando quello che prevede la Corte Costituzionale”.

Lite Forza Italia-Lega su Silvia Sardone

Ma volano gli stracci anche tra Lega e Forza Italia. Qui il motivo del contendere è il candidato sindaco di Milano: per Alessandro Sorte (Fi), la “sardonizzazione” (riferimento ai toni e agli argomenti ultrasovranisti propri dell’eurodeputata del Carroccio, Silvia Sardone) non può essere la chiave per la scelta del nome. La diretta interessata per tutta risposta ha lanciato il “Make Milano Great Again” e ha chiesto le primarie del centrodestra.