Ultima puntata dell’anno, domenica 29 dicembre su Rai3, per Report, la trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci, con alcune inchieste che non mancheranno di far discutere.
Posta del cuore
A cominciare da quella sulle valvole percutanee per la cura della stenosi aortica, le Tavi, che stanno soppiantando la cardiochirurgia. Il problema? Se questi dispositivi medici presentano molti vantaggi nel breve termine, non manca tuttavia una serie di controindicazioni nel lungo termine. Ciononostante, i cardiologi europei puntano ad abbassare da 75 a 70 anni la soglia di impianto consigliata dalle linee guida.
Le Tavi costano circa 17mila euro contro i 3mila delle valvole per chirurgia. Alcuni ricercatori ritengono che le multinazionali del dispositivo abbiano rapporti troppo stretti con i medici e stiano indirizzando questa svolta. Report accende un faro su questa vicenda che parte da Londra, la città che ospita il più importante congresso di cardiologia al mondo per proseguire nelle sale operatorie italiane, passando per primari che chiedono sponsorizzazioni per i loro congressi alle aziende e multinazionali che pagano le tasse all’estero ma chiedono esosi rimborsi alle Regioni italiane.
L’eredità di Elkann
Ma non è tutto. Report tornerà ad occuparsi anche della vicenda dell’eredità Agnelli. Partendo da un numero: 80 milioni di euro, ossia ”il prezzo con cui il 19 maggio 2004 Marella Caracciolo ha venduto ai nipoti John, Lapo e Ginevra Elkann le sue quote della Dicembre, la società cassaforte dell’impero che fu di Gianni Agnelli”. Ma, secondo Report, c’è un ma: ”Manca l’originale dell’atto di compravendita”, e il conto della fiduciaria da cui sarebbe dovuto partire il pagamento ”era stato chiuso due giorni prima, il 17 maggio”.
Questo documento inedito – rintracciato dalle fiamme gialle torinesi e di cui Report è entrato in possesso – ”rischia di pesare come un macigno sul processo civile che oppone gli Elkann alla madre, Margherita, la figlia di Gianni Agnelli, in merito all’eredità di Marella Caracciolo, la consorte dell’avvocato, deceduta nel 2019″. Non solo. Secondo Report, ”i magistrati hanno trovato traccia di un pagamento opposto: 100 milioni di euro sarebbero passati dai conti della presunta venditrice (Marella) a quelli degli acquirenti (John, Lapo e Ginevra). Secondo i magistrati torinesi la compravendita potrebbe essere “fittizia e artatamente costruita”…”.
La replica dei legali Elkann
“In riferimento alle anticipazioni diffuse dal programma Report, i legali che assistono i fratelli Elkann ribadiscono ancora una volta che John, Lapo e Ginevra sono legittimi titolari di tutte le quote della Dicembre che essi detengono e pertanto che l’attuale assetto proprietario di tale società non può essere messo in discussione in alcun modo. Gli atti del 19 maggio 2004, mostrati da Report, sono stati validamente sottoscritti con autentica notarile e sono validi.
La difesa dei fratelli Elkann stigmatizza l’utilizzo, ormai ricorrente, di affermazioni scandalistiche, avventate e strumentali ad interessi che sinora sono stati sempre soccombenti in sede giurisdizionale, sulla catena di controllo di un gruppo di società quotate in Italia e all’estero”.
Il partigiano Oscar
Riflettori di Report accesi anche sul filo rosso che “dagli elettrodomestici al cibo, dallo Slow Food ai grandi marchi delle bevande, dalle campagne di Alba alla periferia di Bologna, dal padre partigiano ai riflettori della Leopolda”, tiene insieme “il magico mondo di Oscar” (Farinetti).
AGGIORNATO ALLE 20:10