Ci mancava pure la polizza stipulata da Salvatore Romeo, ex capo segreteria di Virginia Raggi (fece un passo indietro a dicembre scorso subito dopo l’arresto di Raffaele Marra, ndr) a beneficio della prima cittadina. È questa l’ultima sorpresa saltata fuori ieri dall’indagine sulle nomine in Campidoglio. Un’amara sorpresa soprattutto per i vertici del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo in primis, ostinato a difendere la sindaca a spada tratta. Come rivelato da alcuni organi di stampa, infatti, Romeo nel gennaio del 2016 ha indicato proprio la Raggi come nuovo beneficiario (in sostituzione di una persona indicata precedentemente) di una polizza del valore di 30 mila euro. La sindaca si è difesa: “Non ne sapevo nulla”.
Le date che contano – E questa data non è affatto secondaria dal momento che rivela come il contratto fosse stato modificato da Romeo quando ancora l’attuale sindaca era solo una semplice consigliera. Guarda caso proprio nei giorni caldi dello scontro, tutto romano, tra i consiglieri eletti in Campidoglio. Da un lato la fazione Raggi-Frongia e dall’altro quella capitanata da Marcello De Vito, attuale presidente dell’Assemblea capitolina e fedelissimo della deputata romana Roberta Lombardi. Uno scontro che, complice anche il dossieraggio ai danni di quest’ultimo per ostacolarne la candidatura a sindaco (la procura sta indagando per accertare un eventuale coinvolgimento di Raffaele Marra) si è chiuso con l’incoronazione di Raggi alle comunarie. Perché Romeo avrebbe deciso di destinare dei fondi a una semplice consigliera? Una cosa è certa: la Raggi poi è stata eletta sindaca. E proprio Romeo ne ha beneficiato con la nomina a capo segreteria e con un aumento di stipendio da 39mila euro l’anno a 110 mila. Cifra ridotta a 93mila solo dopo il parere dell’Autorità anticorruzione. Semplici coincidenze? O c’è dell’altro. Il vero nodo da sciogliere è tutto qui. E proprio su questo avranno insistito i pm romani Paolo Ielo e Francesco Dall’Olio che proprio oggi hanno interrogato a lungo la sindaca. È evidente che gli interrogativi di fronte a quella che appare senza dubbio come una a dir poco misteriosa operazione finanziaria siano molti. Senza contare tra l’altro che Romeo di polizze ne avrebbe sottoscritte più di una e tutte destinate a politici e attivisti del Movimento.
Parole profetiche – Ma per ora solo soffermarsi su quella a beneficio della Raggi fa subito tornare alla mente, per esempio, le chiacchierate sul tetto del Campidoglio tra la sindaca e Romeo, con quest’ultimo che parlava di cimici nel palazzo mentre la prima cittadina ironizzava dicendo: “Magari le mettessero, così saprebbero che non abbiamo nulla da nascondere”. Ma ancora di più rendono di nuovo attuali le parole di Carla Raineri, ex capo di Gabinetto del Campidoglio, che per prima aveva denunciato, scontrandosi con la prima cittadina, la procedura di nomina di Romeo. Di certo la posizione di Virginia si fa complicata. Per lei come per lo stesso Romeo. Entrambi, già al centro dell’indagine sulle nomine, infatti, potrebbero ritrovarsi protagonisti di nuovi fatti giudiziari. Va da sé, infine, che in particolare per la sindaca, senza spiegazioni convincenti, si prospetta anche un altro processo. Quello politico, da parte del Movimento.