Il Cda di Fiat Chrysler Automobiles, riunitosi nella notte sotto la presidenza di John Elkann, ha deciso di ritirare con effetto immediato la proposta di fusione avanzata a Groupe Renault. Fca – si legge in una nota – “continua a essere fermamente convinta della stringente logica evolutiva di una proposta che ha ricevuto ampio apprezzamento sin dal momento in cui è stata formulata e la cui struttura e condizioni erano attentamente bilanciati al fine di assicurare sostanziali benefici a tutte le parti”.
“E’ tuttavia divenuto chiaro – prosegue la nota del gruppo italo-americano – che non vi sono attualmente in Francia le condizioni politiche perché una simile fusione proceda con successo. Fca esprime la propria sincera gratitudine a Groupe Renault, in particolare al suo presidente, al suo Ad e agli Alliance partners, Nissan Motor Company e Mitsubishi Motors Corporation, per il loro costruttivo impegno in merito a tutti gli aspetti della proposta di Fca. Fca continuerà a perseguire i propri obiettivi implementando la propria strategia indipendente”.
Il consiglio di amministrazione di Renault, in mattinata, ha conferma di aver rinviato la sua decisione sulla proposta di nozze con Fiat Chrysler su richiesta dello Stato francese. “Il Cda – spiega il gruppo francese in una nota – non è stato in grado di prendere una decisione a causa dell’auspicio espresso dai rappresentanti dello Stato francese di rinviare il voto ad un consiglio ulteriore”.
Il Governo francese, ha detto il ministro dell’Economia Bruno Le Maire, ha “preso atto” del ritiro dell’offerta di fusione con Renault presentata da Fiat Chrysler e assicura di aver lavorato “in modo costruttivo” su questo progetto. “Non appena questa offerta è stata fatta – ha spiegato -, il governo, azionista al 15,1% di Renault, l’ha accolta con apertura e ha lavorato in modo costruttivo con tutte le parti interessate”.