di Maurizio Grosso
Nonostante i tagli programmati da Mr Forbici, Carlo Cottarelli, Ferrovie dello Stato vede segnali positivi per i conti 2013. A sostenerlo è stato ieri Mauro Moretti, amministratore delegato del gruppo, presentando le nuove offerte di Trenitalia. Le Fs hanno chiuso il 2012 con ricavi operativi di 8,2 miliardi e utili per 381 milioni. La Notizia ha raccontato ieri come nel piano di spending review, messo a punto da Carlo Cottarelli, ci sia un espresso riferimento alla revisione dei trasferimenti a Fs. In tutto, per finanziare i vari contratti di servizio, Stato e regioni nel 2012 hanno pagato alla società guidata da Moretti 2,2 miliardi di euro, cifra pari quasi a un quarto del fatturato. Naturalmente si tratta di soldi che servono a finanziare i treni regionali, servizio che in caso di tagli potrebbe subire delle ripercussioni. Infatti all’interno della cifra pesano considerevolmente proprio gli incassi dalle regioni, che si attestano su 1,7 miliardi, a cui si affiancono i 500 milioni di euro che arrivano dal contratto di servizio con lo Stato. Ma le Fs non sembrano preoccupate dall’eventuale scure di Cottarelli. Il ragionamento è che se i 2,2 miliardi venissero in qualche modo decurtati, il gruppo potrebbe recuperare i minori incassi con la compressione dei costi. Che ne sarebbe a qual punto, però, del servizio per i pendolari, spesso e volentieri oggetto di disservizi? Si tratta di domande che, alla luce del piano, dovranno ottenere una risposta. In ogni caso sarà necessaria anche un’attenta valutazione dell’impatto generale sui conti. Sull’eventuale interessamento di Ferrovie per la partita che si sta giocando intorno all’Alitalia, Moretti ha chiarito che il gruppo non è interessato all’inoptato dell’aumento di capitale. Si sta invece percorrendo la strada di eventuali accordi commerciali con la compagnia di bandiera. Del resto ieri Trenitalia ha ricordato di aver firmato accordi di partnership con otto compagnie aeree. In più sono in via di definizione accordi con altre 8 compagnie.