Ferdinando Carretta è stato l’artefice del massacro della sua famiglia ma per tanti anni riuscì a far perdere le sue tracce e quelle dei suoi genitori e del fratello.
Ferdinando Carretta, chi era
Ferdinando Carretta è l’uomo o meglio il ragazzo che nell’agosto del 1989 scosse l’Italia intera. Tra i casi di cronaca il delitto Carretta è tra quelli più efferati e conosciuti nel panorama nazionale ed internazionale. Carretta è morto a Forlì, nella sua casa di via Bidente 49 a 61 anni. Per il medico legale la sua morte è avvenuta per cause naturali, nell’ambito di una malattia pregressa avanzata. Il 4 agosto 1898, uccise nella casa di famiglia i propri genitori e il fratello minore e successivamente si trasferì nel Regno Unito, dove trascorse molti anni.
Perché sterminò la sua famiglia
La storia inizia con la scomparsa dell’intera famiglia che poco prima di partire per una vacanza in camper fece perdere le sue tracce. per i successivi 10 anni non si riuscì a ritrovare ed avere informazioni finché Ferdinando fu ritrovato a Londra. Così il ragazzo, che al momento della scomparsa aveva poco meno di 30 anni, confessò in televisione di aver ucciso i genitori e il fratello.
Nel 1999, Ferdinando fu riconosciuto dalla legge come incapace di intendere e di volere e così fu condannato alla detenzione in un ospedale psichiatrico giudiziario, poi in semilibertà dal 2004, è tornato in libertà completa nel 2015. Poi, si trasferì a Forlì perché venne accolto da una comunità di recupero al termine del periodo trascorso nella struttura psichiatrica criminale. Il caso Carretta venne riconosciuto come l’emblema di una famiglia vittima della malattia mentale di un giovane ragazzo.