Erano dati per finiti. Erano il passato lucente di un’epoca tramontata. Insomma, pronti per la pensione. Grazie, è stato bello ma ora fatevi da parte che arriva la Next Gen. E invece no. Eccoli ancora qui a dominare, a prendere tutti a pallate dall’alto della loro classe e della loro potenza. Roger Federer e Rafael Nadal, gli amici rivali, sono tornati a dettare la loro legge sul tennis mondiale.
Partenza sprint – Una prima metà di 2017 pazzesca per entrambi. Il primo ha vinto gli Australian Open (in finale proprio contro Nadal) toccando quota 18 Slam, vetta mai raggiunta da nessuno, poi ha continuato con due Master 1000 ovvero Indian Wells e Miami. L’altro ha pensato bene di mettere (ancora) in bacheca Montecarlo, Barcellona, Madrid e la decima Coppa dei Moschettieri del Roland Garros arrivando a 15 Slam totali. Come a dire che sulla terra battuta c’è stato e c’è un solo Re e mi dispiace per i sudditi che lottano sì, si battono, sudano, ma al massimo possono fare qualche foto accanto al sovrano sorridendo a denti stretti e con un piatto in mano. Federer, 36 anni ad agosto e Nadal 31 anni compiuti il 3 giugno: i dominatori di ieri e di oggi. Il Grande Slam è, forse, l’unico titolo che non riusciranno a chiudere in bacheca e solo perché se lo sono impedito a vicenda.
Pronti alla sfida – Il campione svizzero, attuale numero 5 del mondo, dopo qualche settimana di riposo è pronto a tornare in campo. Non sul rettangolo rosso, ma su quello verde e amatissimo fatto d’erba e gesso. Oggi Stoccarda, poi il Tempio: Wimbledon. Torneo che lo ha visto trionfare sette volte. Nadal, intanto, è già a Londra. Volato via da Parigi dove ha stradominato e fatto il pieno di autostima.
La graduatoria – Oggi Nadal è numero due del mondo, scavalcati in un sol colpo Stanislas Wawrinka e un Novak Djokovic che stenta a ritrovarsi. Andy Murray, attuale numero uno, è nel mirino. Tornare in vetta alla classifica Atp avrebbe dell’incredibile, ma quello che più stupisce è che l’impresa è a portata di racchetta. Federer non lo dice, ma ci pensa anche lui. Sedersi, di nuovo, sopra tutti non gli dispiacerebbe affatto, magari alzando le braccia, ancora una volta, davanti ai Reali inglesi e davanti al mondo. Wimbledon è alle porte. Vedremo. I due sono pronti. Carichi e vincenti. Amici come sempre. Rivali più che mai. Federer e Nadal. Gli immortali.