Nessuna trattativa e zero possibilità di dialogo con Vivendi. Fedele Confalonieri ribadisce la line rispetto all’attacco francese a Mediaset. “Questa è una scalata ostile non solo dal nostro punto di vista ma anche dal punto di vista della politica. E sotto questo punto di vista ci ha fatto molto piacere il sentirci appoggiati anche dalle istituzioni, perché si è capito che c’è della sostanza, qui non c’è in gioco solo l’italianità e l’inno di Mameli, ma anche l’interesse nazionale”, ha dichiarato il braccio destro di Silvio Berlusconi.
E il manager mette in evidenza alcuni aspetti giuridici della vicenda: “Quando tu fai una scalata ostile, avendo comprato il 20%, dopo che hai abbassato il titolo, perché alla fine il titolo è stato abbassato da quattro euro a meno di due e mezzo, e hai rastrellato. Beh, tutto questo adesso è giustamente nelle mani della magistratura, degli organismi di controllo che faranno il loro dovere”.
“Nel commentare queste cose bisogna essere molto cauti perché sono, per dirla all’inglese, price sensitive, il rischio è di fare pasticci con la borsa se si dicono cose sbagliate. Ho letto – ha quindi concluso Confalonieri – anch’io l’intervista al Corriere della Sera, i fatti sono che avevamo un contratto e non lo hanno rispettato. Adesso dire che quel contratto fosse sbagliato è assurdo, sbagliato su che che cosa? Hanno fatto loro le due diligence quindi dovevano accorgersi se c’erano cose che non andavano”.