di Marco Castoro
C’è chi ha la Rete e c’è chi ha la Tv. Quando c’è una guerriglia in atto ognuno affila le armi a disposizione. La Rete è infiammata dai grillini che fanno del Parlamento una polveriera. La Tv apre le porte alle istituzioni. O meglio sono le istituzioni che si aprono la porta delle trasmissioni, facendo il giro delle sette chiese.
Il Cavaliere lo faceva con Bruno Vespa. Letta e Boldrini lo fanno con Fabio Fazio. Con la differenza che Vespa è un conduttore che sa fare le domande anche alla più alta carica istituzionale, mentre Fazio si addomestica da solo e fa le fusa davanti all’ospite importante, tanto da sembrare una gattina innamorata al riflesso della luna.
In pratica si può dire che Fabio Fazio abbia inventato il servizio pubblico istituzionale. Il suo Che tempo che fa è un barometro imparziale. Segna sempre schiarite per le istituzioni, senza mai nubi all’orizzonte. Che bello vivere continuamente con il cielo sereno.
E qualche maligno aggiungerà anche la fatidica frase: e che bello vivere quando si guadagnano 5,4 milioni di euro fino al 2017 (5.479 euro al giorno)!
E per certe cifre si può fare pure l’inchino e la riverenza davanti ai potenti. Che dite?
Fazio commesso della Camera
Se Vespa è stato definito il grande cerimoniere della terza camera del Parlamento, Fazio può essere etichettato come il commesso di Montecitorio in tv. Soprattutto dopo le due trasmissioni in cui ha avuto ospite la presidente Laura Boldrini. Nella prima, circa dieci mesi fa, la domanda più aggressiva del conduttore nei confronti dell’ospite è stata: “Come ha appreso la notizia di essere diventata il presidente della Camera?”.
Niente male come originalità.
E pensare che Fazio si vanta di ispirarsi a David Letterman. Con l’unica eccezione che l’anchorman americano fa lui da interlocutore al dirimpettaio, esibendosi nel controcanto. Fazio invece non interrompe mai l’ospite, lo fa parlare e lo contempla. La Bignardi e la Annunziata a confronto sono due fenomeni. Almeno ci mettono del pepe nelle domande. Seppure il pepe spesso sia ben macinato e mai troppo indigesto.
Come è cambiata la Boldrini
Se Fazio è sempre stato più o meno lo stesso tappetino, durante la prima e la seconda intervista del presidente della Camera, bisogna dire che l’ospite ha cambiato atteggiamento. L’altra sera era aggressiva, astiosa, con il magone in gola. Traspariva rabbia da ogni sua espressione. Sembrava avesse la bava alla bocca quando ha dato degli stupratori potenziali ai naviganti del blog di Grillo. Fazio invece aveva sempre la stessa espressione, con l’unica differenza che in questa occasione, almeno, c’era la barba a farlo sembrare diverso. Se in America i critici cinematografici sfottono Gene Hackman perché in ogni scena dei suoi film ha sempre la medesima espressione, pensate che cosa direbbero se vedessero Fazio.
Il conduttore di Che tempo che fa si è esibito in sole due domande… ostiche, diciamo così, nei confronti della Boldrini. La prima: “Chi poteva spacchettare il decreto Bankitalia-Imu?” e la seconda: “Se dopo la rissa di Montecitorio si sente ancora un presidente di garanzia”.
Il massimo però l’ha dato nel pistolotto finale in favore delle istituzioni e delle regole della democrazia. Evviva Fazio, il moralista. Evviva Fazio, cuor di leone. La prossima volta meglio la Dolce Euchessina e poi a nanna. E senza vedere nemmeno Carosello!
Guarda i video delle interviste di Fabio Fazio, l’inventore del servizio pubblico istituzionale a tappetino
La Boldrini 10 mesi fa da Fazio
La Boldrini ospite di Fazio domenica scorsa
Enrico Letta ospite di Fazio il 29 settembre 2013