Stefano Fassina resta in campo e procede con la campagna elettorale in attesa dell’esito del ricorso. L’esclusione, inaspettata, è arrivata nella giornata di ieri. “Abbiamo presentato tutte le firme necessarie, il massimo. Su alcuni moduli mancava la data e questo ha comportato l’esclusione delle due liste per il sindaco di Roma”, ha spiegato oggi Fassina in conferenza stampa, “Abbiamo fatto un ricorso in cui possiamo dimostrare con assoluta certezza che la certificazione delle firme è avvenuta entro i 180 giorni che la legge prevede, quindi siamo fiduciosi per un esito positivo. Ci sono tutte le condizioni per rimanere in campo, continuiamo a fare campagna elettorale in questa settimana perché gli elementi sostanziali per un risultato positivo ci sono tutti”.
ATTENZIONE IN CASA DEM – Chi guarda con particolare attenzione agli sviluppi del caso Fassina è il Partito democratico. Dell’eventuale esclusione potrebbe trarne vantaggio il candidato Pd, Roberto Giachetti. Fassina è dato dai sondaggi intorno al 5%. Insomma mica bruscolini. Ma chi sosterrebbe qualora dovesse restare in panchina a guardare? “In queste ore non pensiamo a uno scenario negativo, pensiamo solo alla campagna elettorale. C’è solo un problema formale su alcuni moduli di assenza della data”, ha spiegato Fassina, “Non prendiamo in considerazione nessun altro scenario”. E nel pomeriggio di domani Fassina incontrerà alle 18 alle Città dell’altra economia tutti i candidati: “La sinistra a Roma ha una comunità che la rappresenta. Questo è un dato da cui partire”.