Oltre ai “Sieg Hiel” c’è di più, purtroppo, nel sottobosco di Gioventù Nazionale (GN), il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, i giovani che per il ministro per i Rapporti col Parlamento Luca Ciriani (di FdI) non sono né pericolosi, né violenti. Un sottobosco – nel senso che è nascosto agli occhi dei giornalisti e quindi dell’opinione pubblica, non perché minoritario tra le file di FdI – che aveva svelato la prima puntata dell’inchiesta “Gioventù meloniana” di Fanpage (vista da 10 milioni di persone, nonostante il silenzio dei grandi media nazionali).
Ma, appunto, oltre ai “Sieg Heil”, ai “Duce, Duce”, all’apologia dei terroristi dei Nar, della prima puntata, c’è di più. C’è l’anello di congiunzione tra i giovani di GN e i vertici del partito di Giorgia Meloni. Ed è proprio questo livello “superiore” che indaga e svela il secondo atto dell’inchiesta di Fanpage, presentata ieri sera al Monk di Roma. Sul palco, oltre al direttore Francesco Cancellato, anche Roberto Saviano, la storica Michela Ponzani e il giornalista Corrado Formigli. In platea, mezza opposizione.
Ma cosa mostra questo atto secondo? Grazie alla giornalista che per mesi si è infiltrata tra le file del movimento giovanile di FdI si vedono elementi che negli anni hanno affiancato, o collaborano tuttora, con i massimi dirigenti di Fratelli d’Italia, esprimere posizioni radicali, apertamente antisemite e razziste. Personaggi assai vicini al sottosegretario alla salute Marcello Gemmato, alla deputata Ylenja Lucaselli, allo stesso onorevole Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione di Fratelli d’Italia.
“Esiste la razza ariana, la razza negra e la razza ebraica”
A margine degli eventi politici e organizzativi del partito, oltre che nelle chat del movimento, sono frequenti gli insulti razzisti, omofobi e antisemiti. “Esiste la razza ariana, la razza negra e la razza ebraica”, dice un quadro di GN. Un atteggiamento reso ancora più grave dalla presenza a Casa Italia, sede romana dei giovani del movimento, della senatrice Ester Mieli (FdI), ex portavoce della comunità ebraica e vicepresidente della commissione Segre sull’odio antisemita… Un cortocircuito difficile da spiegare, ma impressionante da vedere. Così come colpisce il “dietro le quinte” di personaggi in vista di Fdi, come Caterina Funel o Ilaria Partipilo, entrambe anelli di congiunzione tra Gioventù Nazionale e Donzelli.
Gli ex militanti pentiti si confessano a Fanpage
La condivisione di posizioni così estreme è poi confermata da numerosi ex militanti di Gioventù Nazionale di tutta Italia, che, dopo aver visto il lavoro del team investigativo di Fanpage, hanno contattato la redazione per raccontare la loro esperienza all’interno del movimento giovanile del partito di Meloni. “Dopo la pubblicazione della prima parte della nostra video-inchiesta, il governo Meloni ha scelto la strategia del silenzio, minimizzando quanto raccontato”, ha spiegato il direttore di Fanpage, Cancellato. Un silenzio intollerabile.
“C’è una parte del partito di Meloni che probabilmente sapeva” di quanto emerso dall’inchiesta, commenta il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, Francesco Silvestri, presente al Monk. “Non credo che lo scoprano adesso – ha aggiunto – altrimenti la reazione sarebbe stata veemente. Il loro silenzio dimostra non solo che lo tollerano, ma che sapevano”. “Meloni sta passando una legislatura in silenzio sui temi più importanti, questo di Fanpage è solo l’ultimo. C’è silenzio sulle vittime di Gaza, c’è silenzio su tutto – ha proseguito -. Questa è una grande inchiesta che meritava una risposta, meritava una riflessione interna. Gliel’abbiamo chiesto anche in Parlamento, siamo intervenuti per chiedergli spiegazioni rispetto a quello che stiamo vedendo, nulla, non c’è nulla”.