di Roberto Mancini
Maxi truffa all’Inps da sette milioni e mezzo di euro. È successo a Pagani in provincia di Salerno. Assumevano lavoratori in maniera fittizia per intascare gli assegni di indennità. Il raggiro è stato scoperto a Pagani dai carabinieri che hanno tratto in arresto quattro imprenditori del posto. Le ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari, emesse dal gip del tribunale di Nocera Inferiore Alfonso Scermino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, pm Roberto Lenza, sono state eseguite dai militari del locale Reparto Territoriale. A finire in manette, i fratelli Gerardo e Michele Daniele, il loro cugino Gerardo Junior Daniele, peraltro ex consigliere comunale a Pagani, e Alfonso Toscano. Dalle attività investigative è emerso che i quattro responsabili di cooperative operanti nel settore del terziario avevano effettuato fittizie assunzioni di circa 900 lavoratori che beneficiavano degli assegni dell’Inps per indennità, malattie e maternità. I lavoratori operavano nei settori della manodopera stagionale nelle aziende conserviere, in quello delle pulizie. I quattro imprenditori devono rispondere del reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa in danni dello Stato. Quello di ieri è l’ennesimo blitz dei militari di che da tempo stanno conducendo l’indagine che dallo scorso anno ha portato già ad altre decine di arresti, denunce e sequestri che potrebbero portare a nuovi clamorosi sviluppi. La nuova truffa, infatti. rientra nell’inchiesta che portò nei mesi scorsi a diversi mandati di cattura nella provincia salernitana quando i carabinieri, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, effettuarono numerose perquisizioni tra Nocera Inferiore, Angri, Pagani e Sant’Egidio del Monte Albino. I controlli interessarono otto ditte, 15 patronati ed un Caf. Gli indagati furono accusati, a vario titolo dei reati di truffa ai danni dello Stato e di falso.