Ci mancava la testata americana Politico a dire che la Meloni è il leader più potente d’Europa. Ora siamo a posto.
Edda Carini
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Gentile lettrice, Politico muove critiche durissime alla Meloni, altro che elogi e donna più potente d’Europa. Questa è un’altra delle tante fake news da sfatare: è l’ennesima realtà capovolta raccontata con totale faccia tosta. Dopo aver ricordato che è cresciuta nel “partito neofascista Msi” e che in passato definì il Duce “un bravo statista che ha operato per il bene dell’Italia”, Politico scrive che “l’incapacità dei leader (europei, ndr) di contrastare la sua narrativa ultranazionalista consente alla premier di essere ‘l’uomo forte’ e di esercitare enorme potere dato che l’Ue manca di abili statisti capaci di domarla”. E prosegue: “Nessuno nella sua coalizione osa sfidarla e l’opposizione è irrimediabilmente divisa. La stabilità del governo è così sorprendente che molti osservatori stranieri non hanno rilevato la frana democratica, specie in materia di libertà di parola, che ha luogo da quando Meloni si è insediata. Usa sistematicamente i tribunali per silenziare i critici, presenta querele per diffamazione contro personaggi che vanno dalla rockstar Placebo, che l’ha definita fascista, al professore di scuola che l’ha chiamata neonazista. Ha attaccato giornali e giornalisti che hanno osato criticarla e ha preso di mira i magistrati che hanno giudicato illegali alcune sue politiche”. Non vado avanti per mancanza di spazio, ma credo che questo basti e avanzi per capire che Politico è tutt’altro che apologetico verso la Meloni: non ne tesse le lodi, tesse un j’accuse.
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