Chi è Fabiola Sciabbarrasi, l’ex moglie di Pino Daniele che ha voluto ricordare il marito insieme a Serena Bortone, partecipando come ospite a Oggi è un altro giorno nel pomeriggio di giovedì 17 marzo 2022.
Età, carriera, fidanzato e Instagram
Fabiola Sciabbarrasi è nata il 26 aprile 1968 a Roma ed è stata la seconda moglie del cantante Pino Daniele, morto il 4 gennaio 2015.
Da adolescente, la donna aveva intrapreso la carriera di modella, partecipando a numerose sfilate in giro per l’Italia e collaborando con brand come Blumarine e Armani. Dopo aver incontrato il cantante partenopeo, tuttavia, ha deciso di rinunciare alla sua carriera per dedicarsi alla famiglia. Sciabbarrasi e Pino Daniele si erano conosciuti nel 1992 presso l’abitazione di Massimo Troisi e si innamorarono a prima vista l’uno dell’altra. La relazione tra i due è durata per circa venti anni e, nel corso del tempo vissuto insieme, hanno avuto tre figli: Sara, Sofia e Francesco.
In seguito alla morte dell’ex marito, Fabiola Sciabbarrasi ha deciso di ricominciare a lavorare e, al momento, fornisce consulenze per le produzioni artistiche di Rai e Mediaset.
Al momento, come dimostrano alcune foto pubblicate dal settimanale Chi, pare che la donna abbia una relazione con Luca Di Tolla ma la liaison non è stata confermata né smentita dai diretti interessati.
Fabiola Sciabbarrasi ricorda il marito Pino Daniele
In seguito alla scomparsa dell’ex marito Pino Daniele, Fabiola Sciabbarrasi ha deciso di scrivere e pubblicare un libro in suo onore intitolato Resta l’amore intorno – La mia vita con Pino.
A proposito del libro, la donna ha raccontato: “All’epoca ero addolorata, infastidita, mi domandavo perché ci fossimo allontanati. Quando è successo il disastro e l’ho perso per la seconda volta, erano ancora troppe le cose tra di noi non dette, non chiarite. Non abbiamo avuto tempo. Ho capito che nell’epilogo della vita terrena di Pino c’erano stati fatti che hanno contaminato la sua arte, il suo essere speciale, a prescindere da quello che eravamo noi. Ho scritto anche per i miei figli, perché le pagine restano”.