L’amministrazione straordinaria per l’ex Ilva è ormai alle porte. La svolta è arrivata nella serata di domenica, quando Invitalia, il socio pubblico di Acciaierie d’Italia, ha inoltrato al ministero delle Imprese e del Made in Italy la lettera con cui attivare la procedura per il commissariamento.
Da un punto di vista tecnico, si tratta dell’istanza che darà vita alle valutazioni tecniche e amministrative per il commissariamento di Acciaierie d’Italia. Con questo nuovo passo, di fatto si procede verso l’amministrazione straordinaria per l’ex Ilva.
Ex Ilva, il commissariamento è vicino
Fonti di Invitalia fanno sapere che la società ha appreso della “indisponibilità del socio privato ArcelorMittal a contribuire a garantire la continuità aziendale o a scegliere la joint venture in modo equilibrato”. In questa settimana si deciderà tutto, già questa sera il governo incontrerà i sindacati e le aziende dell’indotto. Si realizzerà poi la procedura che affiderà la società a tre commissari.
Nel frattempo Acciaierie d’Italia ha già preparato una sorta di contromossa. Ha infatti presentato istanza di concordato con riserva per la capogruppo e le controllate: con questa procedura prevede altri 60-120 giorni prima di presentare il concordato preventivo necessario a evitare il fallimento. In sostanza è una mossa preventiva che avvia una procedura diversa, con tempi più lunghi rispetto all’amministrazione straordinaria: è difficile prevedere quale sarà l’esito di questa strategia, ma secondo alcuni potrebbe anche bloccare il commissariamento.