“Ho deciso di candidarmi alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno e, a differenza di quello che fanno gli altri, se sarò eletto io andrò al Parlamento europeo, a Strasburgo e a Bruxelles. L’Europa vive una stagione incredibile di difficoltà, noi abbiamo bisogno di rimettere in moto la speranza dell’Europa”. È quanto ha annunciato ieri il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, in un video sui social, annunciando la sua candidatura nella lista Stati Uniti d’Europa.
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, in un video sui social, ha annunciato la sua candidatura alle Europee dell’8 e 9 giugno
“Oggi – ha proseguito l’ex premier – nello scenario geopolitico, dagli Stati Uniti alla Cina, dal Medioriente all’Ucraina, l’Europa sembra debole, fragile, impaurita. Abbiamo bisogno di una generazione di politici che abbia il coraggio di continuare a portare l’Europa nel futuro. Per farlo basta con i burocrati come Ursula von der Leyen, scegliamo la politica”.
“Ma come può l’Italia farsi sentire in Europa – ha detto ancora Renzi -, se i leader dei principali partiti italiani decidono di candidarsi alle Europee per finta? Giorgia Meloni, Elly Schlein, Antonio Tajani, Carlo Calenda si candidano e dicono da subito ‘no, no, noi se eletti non andremo a Strasburgo e a Bruxelles’. Come lo definiamo questo modo di fare? È una truffa ai cittadini. Noi della lista Stati Uniti d’Europa con Emma Bonino abbiamo deciso che chi si candiderà, se eletto andrà a rappresentare l’Italia al Parlamento europeo. E gli altri? Gli altri no, ecco una delle grandi differenze tra noi e loro”.
“Io sarò candidato all’ultimo posto in quattro circoscrizioni, chi vorrà il mio cognome non lo troverà sul simbolo ma se vorrà lo potrà scrivere. Matteo Renzi, Renzi. Sono molto felice della mia esperienza politica, se mi rimetto in gioco a quasi 50 anni è perché ci credo davvero” ha detto ancora il leader di Italia viva annunciando la scelta di candidarsi alle prossime europee.
“Von der Leyen non è cattiva, è incapace: prima la cambiamo, meglio è”
“Solo da noi – ha aggiunto Renzi a La Stampa – ci sono dei leader politici che preferiscono contarsi in Italia anziché contare in Europa. Noi di Stati Uniti d’Europa siamo diversi. E, se eletti, tutti noi, a cominciare da Emma Bonino, andremo a Strasburgo”. Von der Leyen è stata “una delusione. Ha contribuito a distruggere intere filiere dell’economia europea, in nome dell’ideologia e non dell’ambiente. Ha tentennato sullo stato di diritto rispetto a Orban. Ha perso di vista la capacità di tenere insieme diplomazia e sforzi militari. Non è cattiva, è incapace: prima la cambiamo, meglio è. L’Europa ha bisogno di una leadership forte, non di influencer mediocri”.
Draghi potrebbe stare, per Renzi, sia alla guida della Commissione che del Consiglio, ma “per portare uno come lui al vertice delle istituzioni bisogna usare l’intelligenza politica come abbiamo fatto noi nel 2021 togliendo Conte. Non l’approccio sbagliato avuto da qualche suo consigliere nel 2022 per il Colle. Se Stati Uniti d’Europa avrà successo, al gruppo parlamentare di Renew Europe proverò a fare la differenza”.
“Il Pd non è più un partito ma un comitato elettorale”
“Penso che il Pd – dice ancora – non sia più un partito ma un comitato elettorale che tiene insieme le idee più disparate. Se con Stati Uniti d’Europa faremo un risultato buono, allora anche pezzi del Pd riformista abbandoneranno questa deriva populista del Pd e verranno con noi. Schlein è una persona perbene. Ma se ti candidi e dici che sei il partito del ‘noi’ e poi provi a mettere il cognome nel simbolo, ma dove vuoi andare? Voleva mostrare la propria leadership, ha mostrato la sua debolezza”.