Il rapporto tra Roma e Bruxelles, ma anche tra Roma e le altri Capitali d’Europa, si gioca sempre di più sul filo del rasoio. E l’indiscrezione, arrivata ieri in serata, rivela come i Paesi membri siano pronti allo scontro con l’Italia. Determinante sarà l’Eurogruppo di lunedì, quando verrà presentata e discussa una proposta sul futuro budget dell’eurozona frutto di un’intesa raggiunta sottobanco tra Parigi e Berlino. A rivelarlo è stato il Der Spiegel: il ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz e il suo collega francese Bruno Le Maire si sono accordati su un documento che contiene in due pagine le linee guida generali. Una proposta spinta ovviamente da Emmanuel Macron e avvallata, dopo mesi di resistenza, anche da Angela Merkel e che prevede un bilancio per i soli Paesi dell’eurozona con lo scopo di garantirne una maggiore stabilità e competitività. Nel documento, scrive la versione online del magazine, per la prima volta ci sono suggerimenti concreti su come usare i soldi: “Ottiene fondi chi si attiene alle regole dell’Ue. I paesi che non rispettano le regole del debito, come l’Italia, non avrebbero quindi alcuna possibilità“, scrive Der Spiegel.
IL DOCUMENTO – L’obiettivo dell’eurobudget, dice il settimanale citando il documento, “è sostenere rilevanti investimenti e riforme dei Paesi membri dell’eurozona”. Si possono immaginare investimenti a aiuti futuri per Paesi in crisi, si legge. Il budget dovrebbe essere parte del bilancio Ue, in modo da garantire le regole sul controllo del bilancio e l’approvazione del parlamento. Non si cita la consistenza finanziaria nel documento, ma questa, secondo Der Spiegel, dovrebbe essere inferiore alle proposte iniziali di Macron. Saranno i Paesi dell’eurozona a finanziarlo, sulla base di un accordo giuridicamente vincolante. Per la prima volta, il documento contiene suggerimenti concreti su come decidere di usare questi fondi. Gli Stati membri dovranno proporre programmi sulla base di “linee guida strategiche” annuali dei capi di Stato e di governo e dell’Eurogruppo. La Commissione europea dovrà poi decidere nel merito, escludendo i Paesi che non si attengono alle regole Ue. Tra le altre cose, la carta indica nello specifico le regole fiscali: per questo Der Spiegel ne trae la conseguenza che in questo momento l’Italia non potrebbe ottenere tali fondi. In Germania ci sono state a lungo riserve su un bilancio destinato solo alla zona euro. Su questa possibilità ha spinto invece Macron, fino al compromesso odierno che rimette in moto l’asse franco-tedesco come forza trainante dell’Unione.
SCETTICISMO ALL’ORIZZONTE – Da qui a ritenere che la proposta avrà un successo certo, c’è di mezzo lo scetticismo di molti Paesi Ue: il primo test sarà appunto l’Eurogruppo di lunedì prossimo, in vista del vertice Ue di dicembre. Ora il rischio è che si crei un asse tra Macron e Merkel e la Commissione europea. Molti osservatori, d’altronde, hanno già sottolineato come il fatto che Jean Claude Juncker abbia rinviato l’incontro con il premier italiano Giuseppe Conte, nonostante la volontà espressa dal presidente del Consiglio, potrebbe non essere una semplice coincidenza. Conte ha assicurato che un colloquio ci sarà, almeno per telefono, all’inizio della prossima settimana. Sicuramente dopo l’Eurogruppo, però. E, dunque, dopo la proposta di Merkel e Macron. Una proposta finalizzata, vista la coincidenza di tempi, a piegare Roma sulla Manovra. Difficile pensare, però, che Salvini e Di Maio possano piegarsi davanti all’ennesimo, nuovo ricatto.