Le Lettere

Eresia: Putin è bravo!

L’inviato di Trump per l’Ucraina, Witkoff, in un’intervista si è sbilanciato a favore di Mosca. Questo pregiudica il ruolo di “arbitro” che dovrebbero tenere gli Usa se vogliono arrivare a una pace duratura.
Ugo Salina
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Gentile lettore, esaminiamo quel che ha detto Steve Witkoff. Non ha detto che l’Ucraina è un Paese fasullo, come si legge, ma solo che i russi lo percepiscono come tale. Ha detto che l’idea di Macron e Starmer di mandare peace-keepers in Ucraina è “una posa” da parte di gente “che pensa: voglio essere il nuovo Churchill”. È stato fin troppo gentile: quel che l’America sa bene è che gli europei, esclusi dai negoziati, vogliono far deragliare il tentativo di pace di Trump. E infine: “Putin mi è piaciuto. Non lo considero una cattiva persona. È super intelligente (super smart)”. Eresia! Come osa dir bene di Putin? Ora, che Putin fosse un egregio capo di stato, uomo di visione, intelligente, dotato di sangue freddo, era giudizio unanime di tutti i governi occidentali fino al giorno prima della guerra. Poi i giudizi si sono capovolti per una scelta politica, producendo una narrativa fasulla. Adesso Witkoff torna a proporre quello che era il giudizio condiviso. E infine – somma apostasia! – ha detto che “la Russia non ha alcuna intenzione di invadere l’Europa”, visto che da tre anni stenta a occupare il Donbass e non è pensabile che attacchi l’America, la Nato e i suoi 32 Paesi. Insomma, ha detto cose di buon senso, come può dirle una persona intelligente che non è un diplomatico di professione e perciò stesso non appartiene al Deep State. Del resto, Trump lo ha nominato per questo.

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