Grazie ai test sierologici, per la ricerca degli anticorpi nel sangue, sarà possibile avere un quadro completo dell’epidemia in Italia. A spiegarlo è stato il presidente del Consiglio superiore di Sanità (Css), Franco Locatelli, nel corso della conferenza stampa con i vertici dell’Istituto superiore di Sanità. Un quadro, ha specificato il numero uno del Css, che sarà probabilmente diverso regione per regione. Le indicazioni, relative all’utilizzo dei test, sono attese entro un mese. “I test sierologici – ha spiegato Locatelli – vanno validati in modo metodologicamente rigoroso”. Mentre, ha spiegato ancora il presidente del Consiglio superiore di sanità, sono 8 gli studi sui farmaci anti-Covid-19 al momento approvati dall’Agenzia italiana per il farmaco.
“L’obiettivo – ha detto Locatelli a Repubblica a proposito dei test sierologici – è iniziare quanto prima gli studi per definire la circolazione virale. Confidiamo che questo obiettivo possa essere raggiunto a breve, una volta validati i test diagnostici e definito il programma di attuazione operativa della conduzione di queste indagini. I dati attualmente disponibili sullo sviluppo di un’immunità sono pochi e non in grado di rispondere compiutamente alla domanda sulla sua durata. Questo detto, possiamo ipotizzare che la risposta immune al virus duri almeno per alcuni mesi e sia protettiva rispetto al rischio di ulteriori infezioni”.