La produzione di energia rinnovabile aumenta – 958 le operazioni nel 2022, più del doppio rispetto all’anno prima, per 38,9 GW (+160%) – ma non quanto serve per raggiungere gli obiettivi europei. A fare il punto è l’Irex Annual Report 2023, realizzato dall’omonimo think tank di Althesys guidato dal Prof. Alessandro Marangoni.
Le semplificazioni burocratiche sono servite. Ma troppi impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili sono ancora bloccati
Una review sulla transizione energetica e sui suoi trend che evidenzia altri aspetti chiave. Innanzitutto il boom dell’agrivoltaico, che supera il solare classico con il 41% delle nuove iniziative Green e investimenti a piano da 12 miliardi. In secondo luogo, la necessità di accelerare sulle autorizzazioni e sulla definizione dei nuovi quadri normativi, visto che il 75% dei nuovi impianti verdi è ancora a metà del guado. Infine si sottolinea l’esigenza di tracciare una road map di ampio respiro per la transizione energetica.
Va precisato che per il 2022 lo studio ha registrato un balzo sul fronte delle rinnovabili, ma il dato complessivo, in termini di capacità installata e di investimenti, computa tutti i progetti messi in agenda dagli operatori, a qualsiasi stadio di avanzamento. In altre parole, dei 38,9 GW riferiti all’anno scorso sono stati effettivamente messi a terra asset per poco più di 3 GW (quanto il ritmo richiesto dagli obiettivi europei sarebbe di 8-9) e quelli autorizzati sono solo un quarto del totale.
Insomma, le varie semplificazioni introdotte dal Governo hanno aiutato, ma non hanno dato la svolta attesa e necessaria per dotare l’Italia di un parco di generazione verde con cui rafforzare la propria autonomia e sicurezza energetica.