A nove giorni dal voto, nel Partito democratico c’è chi per la prima volta apre all’idea di un appoggio a un Governo del M5s. “Se il presidente Mattarella dovesse dare l’incarico a Di Maio, io farò ogni sforzo perché il Pd sostenga il M5s nella formazione del Governo”, ha detto Michele Emiliano, governatore della Puglia e sfidante di Matteo Renzi alle ultime primarie, in un’intervista a Telenorba. “Se il Pd non dovesse essere il primo partito – ha aggiunto – e l’incarico dovesse essere dato al M5s, e ad altre ipotesi non voglio pensare, siccome sarà un Governo di emergenza perché nessuno avrà la maggioranza assoluta, bisognerà far in modo che il gruppo che riceverà l’incarico poi possa formare un Governo”.
“Se il Pd perderà le elezioni, tutto ciò che fino ad oggi in qualche modo è stato perdonato al segretario del Pd dovrà trovare una sintesi politica diversa – ha ragionato ancora Emiliano –. Per essere più chiari: non è che possiamo andare avanti così”. Meglio: “In qualsiasi altro Paese dopo la sconfitta referendaria, lui si sarebbe dovuto mettere da parte e noi avremmo avuto davanti una nuova storia, da costruire in maniera diversa, ad esempio riaprendo alla ricostituzione dell’unità del Centrosinistra, alle grandi politiche ambientali, a nuove regole sul lavoro, alla decarbonizzazione, al rinforzo del reddito di dignità”. Il Partito democratico “ha freddamente governato questo Paese e ha fatto gravi errori. Noi in Puglia dobbiamo resistere – ha detto sempre Emiliano – perché il Pd pugliese con i suoi deputati e senatori potrà aiutare il Pd nazionale a cambiare e a uscire dal renzismo. Questa è la mia prospettiva politica e mi auguro sia la prospettiva di tutto il Pd”.
Sull’ipotesi di un Gentiloni bis, Emiliano ha detto: “Ho l’impressione che se gli italiani in questo momento potessero pensare al futuro del Pd con una guida diversa da Renzi, prenderemmo qualche punto in più alle elezioni. Otterremmo qualche punto in più se Renzi indicasse già adesso Gentiloni come la persona che deve guidare questa traversata nel deserto nell’eventualità in cui il Pd sia il primo gruppo parlamentare e quindi riceva l’incarico dal Presidente”.
Sostengo appassionatamente la coalizione di centro sinistra andando in giro a spiegare che abbiamo bisogno di una classe dirigente seria. Ma ogni volta che vedo una dichiarazione di @micheleemiliano la determinazione vacilla. Non comprendo cosa c’entri con il @pdnetwork https://t.co/rTS1DMh3Se
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 23 febbraio 2018
Frasi, quelle del governatore pugliese, che hanno scatenato l’immediata replica del ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda. “Sostengo appassionatamente la coalizione di centro sinistra andando in giro a spiegare che abbiamo bisogno di una classe dirigente seria. Ma ogni volta che vedo una dichiarazione di @micheleemiliano la determinazione vacilla. Non comprendo cosa c’entri con il @pdnetwork”, ha scritto su Twitter. “Emiliano cala la maschera: con le sue parole sulla necessità per il Pd di sostenere un fantomatico governo Di Maio, si conferma un irresponsabile populista, privo di cultura politica e del doveroso rispetto per le scelte dei cittadini chiamati al voto”, ribatte da Forza Italia il deputato pugliese Francesco Paolo Sisto. “In ogni caso niente paura: vincerà il Centrodestra con una maggioranza netta e questo sarà anche il primo passo per liberare la Puglia dalla disastrosa amministrazione Emiliano”.