Emergenza siccità in Lombardia: è scattato un allarme preoccupante che solo la pioggia può molto probabilmente scongiurare. Le autorità regionali fanno il punto della situazione analizzando ogni punto.
Emergenza siccità in Lombardia, tra 10 giorni finisce l’acqua
L’emergenza siccità in Lombardia si fa sempre più critica. Addirittura sembra essere iniziato un conto alla rovescia che a quanto pare solo qualche pioggia può scongiurare il peggio anche se la situazione per adesso non sembra poi così allarmante. L’assessore Massimo Sertori ha fatto il punto della situazione: “Stiamo cercando di lavorare per scongiurare il più possibile lo stato di calamità, ma qualora vi fosse la necessità siamo pronti a chiederlo”. Sertori ha evidenziato le differenze con lo stato di emergenza che “abbiamo chiesto ed è stato varato dal Consiglio dei ministri anche se stiamo aspettando un decreto e i poteri commissariali”. Lo stato di calamità invece si richiede “a evento avvenuto”. Per esempio “se dovesse andare in malora un raccolto perché non c’è stata l’acqua allora lo si richiede – ha concluso – per creare delle situazioni di indennizzo”.
L’allarme del governatore Fontana: “L’auspicio è che cominci a piovere”
Il governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana ha lanciato un appello e un messaggio chiaro: “Adesso l’unica cosa che possiamo auspicare è che cominci a piovere. Oltre il 25 di luglio non riusciamo ad andare”. Lo ha affermato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante la conferenza stampa convocata per parlare dell’emergenza siccità.
“Per ora non ci sono rischi” per l’acqua potabile, se non “limitatissimi” in alcune “piccole zone per cui sono stati posti essere tutti gli interventi necessari. Ma per l’acqua potabile, la falda grazie al cielo è ancora ricca e non abbiamo per ora nessuna preoccupazione”, ha spiegato Fontana. Il governatore ha fatto sapere che per gli altri usi oltre il 25 luglio “non riusciamo ad andare”, soprattutto se non piove: “Una data abbastanza limite”, ha aggiunto il governatore sottolineando che per quanto riguarda il lago d’Idro le scorte per gli usi irrigui potrebbero finire anche “qualche giorno prima”.
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